Varenna: un biker di lungo corso la vittima dello schianto sulla sp72. Il sindaco insiste per la rotonda, la Provincia spinge per alternative
Francesco Panighi
Presa in carico, invece, in condizioni critiche, la sua passeggera e compagna di vita, 60 anni: intubata direttamente in posto dai sanitari la donna è stata trasferita in codice rosso, dunque di massima gravità, in elicottero, all'ospedale di Circolo di Varese.
Due scatti del luogo dell'incidente (il primo da FB)
Il sinistro si è verificato attorno alle 14.30. A lungo la SP72 è rimasta chiusa al traffico, per consentire dapprima le operazioni di soccorso – con i mezzi coinvolti messi in sicurezza dai vigili del fuoco intervenuti a Bellano con due partenza – poi i rilievi di rito, affidati a Carabinieri. A loro spetterà il compito di ufficializzare la dinamica di un sinistro che, purtroppo, parrebbe avere i contorni di diversi altri incidenti che uno dopo l'altro, nel tempo, si sono verificati a Fiumelatte.
Pur invitando ad affrontare la questione non di pancia mossi dall'emotività del momento, piuttosto razionalmente attorno ad un tavolo, come fatto fin ora, il consigliere delegato alla viabilità della Provincia di Lecco Mattia Micheli, sollecitato, non si sottrae, alla replica, pur a distanza al sindaco Manzoni. “Con l'amministrazione di Varenna abbiamo già avuto degli incontri e ne avremo altri” precisa, spiegando altresì come il Comune di sia fatto carico della progettazione, una progettazione che, come noto alle parti coinvolte, dovrà necessariamente coinvolgere anche la Soprintendenza. A Fiumelatte non c'è infatti lo spazio fisico per realizzare la rotonda immaginata se non a sbalzo sul lago, con tutte le conseguenze che una scelta del genere comporta anche a livello di ottenimento del “via libera”. Senza poi considerare la spesa, con la necessità di reperire le risorse necessarie, ora non disponibili nelle casse dei due enti. L'invito dunque di Micheli è quello di proseguire nella progettazione – mettendo a disposizione del comune le competenze tecniche degli Uffici di Villa Locatelli – così da poter poi pensare di attingere a fondi extraprovinciali per finanziare l'intervento e arrivare al risultato sperato. Considerando però che i tempi non saranno brevi, riprendendo il contenuto di interlocuzioni già avvenute con l'amministrazione locale, il delegato della Giunta Hofmann ribadisce altresì la necessità di valutare, da parte del Comune, soluzioni alternative al rondò che potrebbero essere prontamente messe in campo, come l'ipotesi, di cui si è già discusso, di istituire il senso unico per il traffico leggere per il transito a Pino. “Potrebbe essere un primo step, in attesa della rotonda”.
A.M.