Lecco: rinviato il processo all'anarchico che colpì Zamperini, si cerca un accordo
Una foto scattata da Zamperini subito dopo
l'aggressione subita al bar
l'aggressione subita al bar
Questa mattina davanti al giudice di pace Antonella Signorile - alla presenza del vice procuratore onorario Pietro Bassi - si sono presentati la parte offesa assistita dall’avvocato Enrico Bergonzi del foro di Milano ed il legale di fiducia dell’imputato (assente) Stefano Mandelli.
La vicenda risale a dicembre 2019 quando Zamperini, mentre si trovava in un bar di Lecco per bere un caffè, era stato avvicinato da un uomo, individuato poi come un anarchico del territorio, che dopo avergli chiesto conferma dell’identità gli aveva sputato in faccia, dicendogli “le tue azioni avranno delle conseguenze”, arrivando infine a colpirlo in faccio.
Liberatosi dalla presa, Zamperini era riuscito a registrare con il cellulare il numero di targa del soggetto che si stava allontanando in auto. L’individuazione da parte della Digos era stata immediata e poi era stata sporta denuncia a carico di R.R. per lesioni, regolarmente refertate presso il pronto soccorso.
Interpellato, la vittima aveva parlato di un “atto grave” che, tuttavia, non avrebbe minato l’attività politica e si era anche dichiarato disposto, già a suo tempo, a ritirare la denuncia a fronte di scuse dell’aggressore e della garanzia che tali episodi non si sarebbero più ripetuti. Disponibilità manifestata anche quest’oggi in aula davanti al giudice Signorile con la richiesta a pubbliche scuse e la presa di distanza dal gesto di violenza perpetrato, con un eventuale risarcimento di natura economica ma solo in forma simbolica.
Il giudice ha così acquisito questa volontà e ha fissato una nuova seduta, invitando le parti a trovare un accordo.
L’udienza odierna è stata preceduta, nei giorni scorsi, dalla diffusione online e in forma cartacea di volantini a sostegno dell’imputato. Volantini che hanno suscitato la reazione di diversi esponenti di Fratelli d'Italia, intervenuti per esprimere solidarietà a Zamperini.
“Esprimo la mia solidarietà al Consigliere Regionale per il vergognoso volantino di minacce nei suoi confronti diffuso in questi giorni a firma “Individualità Anarchiche”. Il contenuto dello scritto, non solo giustifica, ma rivendica la legittimità dell’aggressione subita dall’esponente di FDI a Lecco nel dicembre del 2019. È vergognoso il modo in cui questi nostalgici degli anni bui della violenza politica siano convinti di combattere presunto “odio” diffondendo in prima persona, ovviamente nascosti dietro a volantini, odio, violenza e minacce”, ha sostenuto il deputato di Fratelli d’Italia, Fabio Raimondo.
Dello stesso avviso il Capodelegazione di FdI al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza: “La mia totale solidarietà a Zamperini, per i volantini di minaccia nei suoi confronti diffusi a Lecco da ambienti anarchici. Minacce accompagnate dalle ormai consuete deliranti accuse al governo Meloni per le vicende di Cospito e del naufragio di Cutro. Sono segnali che non vanno sottovalutati, anche perché lo stesso Zamperini nel dicembre di tre anni fa era già stato aggredito da un anarchico. A Giacomo va il sostegno di tutto il nostro partito nella convinzione che continuerà la sua azione politica a testa alta, con la serietà e la serenità che lo hanno sempre contraddistinto”.
S.V.