Un anno fa l'incidente aereo sul Legnone, depositata la consulenza tecnica

Rottami del Jet sul Legnone fotografati dopo la tradefia
Ad un anno esatto dall'incidente aereo del 16 marzo 2022 costato la vita al pilota inglese David Alexander Ashley, 49 anni appena, è stata depositata nella giornata odierna la relazione di consulenza tecnica commissionata dalla Procura della Repubblica di Lecco al tenente colonnello dell’Aeronautica militare Filippo Zuffada, incaricato di esaminare le "scatole nere" del jet M-346 della società Leonardo, precipitato sul versante nord del monte Legnone, in località Valorga. Il velivolo, un aereo da addestramento militare, come si ricorderà, era decollato dall'aeroporto di Venegono alle 11.14, per un volo di addestramento, condotto dal pilota collaudatore Giampaolo Goattin e dal pilota in addestramento, dipendente di una società esterna, David Alexander Ashley, ex RAF, non sopravvissuto dopo l'impatto tra il biposto Alenia Aermacchi e la montagna, pur essendo riuscito, come il collega, a eiettarsi dall'abitacolo. Se, infatti, il paracadute di Goattin, 54 anni, si è impigliato in uno sperone di roccia, di fatto salvando la vita all'uomo, l'inglese è invece precipitato in un crepaccio, venendo poi recuperato esanime, non senza difficoltà, dai soccorritori.
"Gli accertamenti tecnici, particolarmente complessi e connotati da un marcato grado di tecnicità, hanno richiesto il compimento di operazioni squisitamente specialistiche che sono state poste in essere nel contraddittorio di tutte le parti interessate, che si sono avvalse dell'ausilio di consulenti altamente qualificati" spiega - in una nota - il Procuratore Ezio Domenico Basso.
Nello specifico, la Leonardo, ancora intestataria del jet, acquistato, parrebbe, dell'aeronautica del Turkmenistan, ha scelto, per il tramite dell'avvocato Andrea De Carlo del foro di Torino, quale proprio tecnico di parte il professor Giuseppe Sala, ordinario del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano mentre la Aeronautical Consulting & Solutions S.r.l., l'azienda per cui la vittima lavorava, si è avvalsa del colonnello Valerio Ottaviano, indicato dall'avvocato Antonio Malattia del foro di Pordenone. Goattin, invece, è rappresentato poi dall'avvocato Guglielmo Giordanengo di Torino mentre la famiglia di Ashley - che nel Regno Unito ha avanzato una richiesta risarcitoria milionaria - si è affidata per la causa italiana all'avvocato Vincenzo Senatore di Napoli.
"Le risultanze della consulenza tecnica, eventualmente integrate dal contributo che le altri parti interessate vorranno fornire, sono ora al vaglio di questa Procura della Repubblica per le determinazioni di competenza", la chiosa di Basso. Il fascicolo, per quanto è stato fino a ora possibile apprendere, è aperto ancora a carico di ignoti.
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