Lecco: bici elettrica soffiata a un avvocato, a giudizio un 'ospite' della Piccola

Il Tribunale di Lecco
Era una giornata come quella odierna, con il cielo azzurro ed un sole piacevole. Ed era anche la prima domenica "di libertà" dopo il primo (pesante) lockdown. Così quest'oggi un avvocato del Foro cittadino ha ricordato il 17 maggio 2020. Una data rimasta impressa nella sua memoria per quanto subito di ritorno da un giro in bicicletta in Brianza con la consorte. Fatto rientro a casa, a Lecco, in via Caprera, aveva infatti lasciato la sua due ruote (un modello a pedalata assistita dal valore di 3.000 euro, ricevuta poco prima in dono dalla madre) "parcheggiata" sulla pubblica via, dinnanzi all'uscio del portone d'accesso al garage. Giusto pochi minuti, il tempo di aiutare un amico del figlio a legare la sua bici. Mentre dunque il legale si occupava del velocipede altrui, il suo... veniva rubato.
Secondo il racconto reso oggi in aula da un testimone oculare, infatti, un gruppetto di tre ragazzi stranieri, in transito a piedi su via Caprera, avrebbe "adocchiato" la preziosa bicicletta, riuscendo a farla propria. Nello specifico un giovanotto è salito in sella, iniziando a pedalare in direzione via Aspromonte, colpendo, nel tentativo di dileguarsi, un cittadino di origini senegalesi che, compreso l'accaduto, è intervenuto per fermarlo. Quest'ultimo poi è invece riuscito a "placcare" uno dei due complici, in fuga, a piedi, aiutato poi dal professionista sentito oggi in Aula come testimone, al pari della stessa persona offesa, non costituita parte civile. Si procede, al cospetto del collegio giudicante del tribunale di Lecco, solo nei confronti di F.A., ovvero il soggetto tratto in arresto direttamente in via Caprera, all'arrivo della Polizia. Ha già patteggiato in udienza preliminare, invece, l'amico, identificato come colui il quale, materialmente, era in sella alla due ruote sottratta. A lui sono arrivate le divise, come spiegato dalla capoturno della Squadra Volanti citata dal sostituto procuratore Simona Galluzzo. La poliziotta ha riferito infatti "di conoscere" - per ragioni di servizio - il ragazzo bloccato in via Caprera, solito accompagnarsi in quel periodo con altri tre amici "di stanza" alla Piccola. E proprio all'interno dell'ex scalo merci i suoi uomini, a stretto giro, hanno rinvenuto i "sospettati" ed la bicicletta stessa, poi riconsegnata integra al legittimi proprietario. Si tornerà ora in Aula il prossimo 19 giugno, quando - se rientrerà dal suo Paese natio - sarà sentito il senegalese intervenuto per bloccare i rapinatori in fuga. A istruttoria completata la parola passerà a PM e difesa - con lo straniero assistito dall'avvocato Agnese Massaro - per le conclusioni finali. Irrintracciabile, al momento, l'imputato.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.