Lecco: ricompare l'ucraino molesto del centro... in Tribunale. Si valuta una perizia psichiatrica

L'ucraino durante il siparietto di cui si è reso protagonista
durante il flash mob di Fratelli d'Italia
Nulla di fatto per il processo che si sarebbe dovuto aprire quest'oggi al cospetto del giudice monocratico Paolo Salvatore a carico del senzatetto ucraino, “stabile” in piazza XX Settembre, che nel 2022 ha creato scompiglio a più riprese fra le vie del centro, tanto da spingere Fratelli d'Italia a maggio dello scorso anno a chiedere con un “flash mob” un intervento alle istituzioni competenti. Manifestazione, ironia della sorte, “movimentata” dallo stesso soggetto.
Andrij Bourdunos (ad oggi detenuto presso la Casa circondariale di Monza per altra causa) è chiamato a rispondere di diversi reati, tra cui furto (semplice ed aggravato), minacce, molestie e violazione di disposizioni per la prevenzione di disordini negli esercizi pubblici e nei locali di pubblico intrattenimento. Fra le persone offese figurano diversi commercianti.
Quest'oggi, si veniva in aula per incombenze da prima udienza, ma su richiesta del difensore di fiducia (nominato solo pochi giorni fa) è stato disposto un rinvio per poter meglio definire il rito.
Il legale, ha infatti già anticipato di voler procedere con giudizio abbreviato chiedendo però al giudice almeno un mese di tempo per poter aver accesso alla cartella clinica del proprio assistito e, solo allora, valutare se condizionare lo stesso abbreviato ad una perizia psichiatrica.
Già a maggio 2022 il 50enne aveva patteggiato la pena a 2 anni e 4 mesi di reclusione per una rapina avvenuta il 29 maggio del 2020 ai danni del kebabbaro in via Amendola. Solo il mese successivo aveva collezionato una seconda condanna ad un anno di reclusione per un episodio di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni avvenuto il 23 maggio.
Si attende quindi il 26 aprile per definire la strategia difensiva in merito ai fatti oggi contestati.
F.F.
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