Si è spento Italo Galbiate, protagonista bluceleste negli anni '70
All'età di 85 si è spento Italo Galbiati. Storico vice-allenatore di Fabio Capello, Galbiati è stato uno dei protagonisti del periodo aureo bluceleste. Nato a Milano l'8 agosto 1937, di ruolo mezzala, crebbe nei settori giovanili dell'Inter prima di passare alla Reggina.
A Lecco, proveniente dalla Calabria, giunse nell'estate 1960 alla vigilia del primo campionato di A delle Aquile. Il tecnico Angelo Piccioli notò subito le sue qualità, impiegandolo a Firenze nella gara d'esordio del torneo. Era il 25 settembre 1960. Purtroppo quel giorno il Lecco pagò lo scotto del noviziato e uscì sconfitto (4-0) per mano di una Fiorentina fortissima che annoverava giocatori di valore internazionale. La formazione del debutto: Bruschini, Franchi, Duzioni, Gotti, Cardarelli, Galbiati, Savioni, Abbadie, Bonacchi, Arienti, Gilardoni. Al termine di sei stagioni di A e B giocate sempre ad alto livello, 146 sono state le sue presenze (5 gol) nel Lecco, 43 delle quali in serie A, con una rete siglata il 30 maggio 1961 al Bologna, battuto al Rigamonti per 2-0. Il centrocampista milanese, dopo aver contribuito alla seconda promozione in A del 1965/66, lasciò la nostra città per spostarsi sull'altra sponda del lago, a Como (serie C).
Dopo l'addio al calcio giocato, intraprese la carriera di tecnico alla Puteolana, poi andò all'Inter come dirigente, scoprendo il talento di Zenga.
Quindi si trasferì al Milan passando dal settore giovanile alla prima squadra (1982). Infine la sua carriera in qualità di vice di Fabio Capello, con il quale ha condiviso i trionfi al Milan, Roma, Juventus, Real Madrid e le panchine delle nazionali inglese e russa.
La società bluceleste ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del grande ex. "Calcio Lecco 1912 partecipa al lutto per la scomparsa di Italo Galbiati, un grande personaggio del mondo del calcio e bandiera del nostro club con cui ha collezionato 146 presenze e 5 reti negli anni della serie A e B (1960-66) - si legge nel comunicato - Galbiati è stato anche allenatore e collaboratore storico di Fabio Capello, Ai suoi cari va l'abbraccio affettuoso dei Presidenti, Direttori, tesserati e di tutti i tifosi blucelesti".
A Lecco, proveniente dalla Calabria, giunse nell'estate 1960 alla vigilia del primo campionato di A delle Aquile. Il tecnico Angelo Piccioli notò subito le sue qualità, impiegandolo a Firenze nella gara d'esordio del torneo. Era il 25 settembre 1960. Purtroppo quel giorno il Lecco pagò lo scotto del noviziato e uscì sconfitto (4-0) per mano di una Fiorentina fortissima che annoverava giocatori di valore internazionale. La formazione del debutto: Bruschini, Franchi, Duzioni, Gotti, Cardarelli, Galbiati, Savioni, Abbadie, Bonacchi, Arienti, Gilardoni. Al termine di sei stagioni di A e B giocate sempre ad alto livello, 146 sono state le sue presenze (5 gol) nel Lecco, 43 delle quali in serie A, con una rete siglata il 30 maggio 1961 al Bologna, battuto al Rigamonti per 2-0. Il centrocampista milanese, dopo aver contribuito alla seconda promozione in A del 1965/66, lasciò la nostra città per spostarsi sull'altra sponda del lago, a Como (serie C).
Dopo l'addio al calcio giocato, intraprese la carriera di tecnico alla Puteolana, poi andò all'Inter come dirigente, scoprendo il talento di Zenga.
Quindi si trasferì al Milan passando dal settore giovanile alla prima squadra (1982). Infine la sua carriera in qualità di vice di Fabio Capello, con il quale ha condiviso i trionfi al Milan, Roma, Juventus, Real Madrid e le panchine delle nazionali inglese e russa.
La società bluceleste ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del grande ex. "Calcio Lecco 1912 partecipa al lutto per la scomparsa di Italo Galbiati, un grande personaggio del mondo del calcio e bandiera del nostro club con cui ha collezionato 146 presenze e 5 reti negli anni della serie A e B (1960-66) - si legge nel comunicato - Galbiati è stato anche allenatore e collaboratore storico di Fabio Capello, Ai suoi cari va l'abbraccio affettuoso dei Presidenti, Direttori, tesserati e di tutti i tifosi blucelesti".