Torna il Lecco Film Fest con l'obiettivo di 'Ridestare lo stupore'. Le prime anticipazioni

Prime anticipazioni sul Lecco Film Fest, la rassegna cinematografica promossa da Confindustria e Fondazione “Ente per lo spettacolo” che quest’anno arriva alla quarta edizione e si allunga di una serata. Appuntamento dal 5 al 9 luglio nelle consuete sedi delle piazze centrali della città alle quali lo scorso anno si è aggiunto il cinema Nuovo Aquilone di via Parini.
La quarta edizione del festival è stata annunciata ufficialmente nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo delle Paure con l’intervento del presidente di Confindustria Lecco-Sondrio Plinio Agostoni; del prevosto nonché presidente dell’Ente dello spettacolo monsignor Davide Milani, della direttrice del festival Angela D’Arrigo, dell’assessore comunale alla cultura Simona Piazza.

“Ridestare lo stupore”, il titolo che riprende un messaggio di Papa Francesco, come già avvenuto negli anni scorsi, essendo l’’Ente dello spettacolo – motore dell’iniziativa lecchese – l’organismo cinematografico cattolico.
In quanto al programma vero e proprio, l’inaugurazione avverrà la sera del 5 luglio in piazza Garibaldi con “Chapliniana”, una proiezione di cortometraggi di Charlie Chaplin e di Mabel Normand che è definita la Charlot femmina. La proiezione sarà accompagnata dalla Bellagio Festival Orchestra che eseguirà musiche di Rosella Spinosa.
Annunciato anche l’ospite che anche quest’anno – dopo l’arrivo lo scorso anno del registra Krzysztof Zanussi – sarà un polacco. Jerzy Sthur, attore che ha molto lavorato con Nanni Moretti e regista allievo e collaboratore di Krzysztof Kieslowski. E proprio di Kieslowsky, Stuhr ha ripreso un progetto giovanile portandolo a compimento e diventato il film “The Big Animal” uscito nel 2000 e che sarà riproposto in piazza Garibaldi.

Mons. Davide Milani

Continua inoltre l’impegno dei festival sul fronte giovanile. Oltre a essere confermati gli stage già avviati lo scorso anno con il circolo Toniolo e dedicati alla realizzazione di un film sotto i vari aspetti, viene avviato anche un progetto volto a spiegare ai ragazzi come si organizza un festival culturale: sarà selezionata una ventina di giovani tra i 17 e i 20 anni che diventeranno poi lo staff del festival. Si tratta inoltre di un percorso formativo non limitato all’edizione di quest’anno ma che proseguirà in quella del prossimo ma passerà anche attraverso la mostra “Capolavoro per Lecco”, l’appuntamento d’arte “natalizio” promosso dalla comunità pastorale Madonna del Rosario e dallo stesso prevosto don Milani.
Di più, sul cartellone non è stato detto nel corso della conferenza stampa, convocata – ha detto monsignor Milani – per illustrare la “filosofia” che sta dietro le scelte di quest’anno e spiegare il significato del titolo, “Ridestare lo stupore”: «In un suo messaggio, Papa Francesco ha detto come in un mondo lacerato ci sia bisogno di opere che destino stupore. Ed è a questo che abbiamo pensato per il Lecco Film Fest» con l’intento di far comprendere che serve soltanto il fare, ma occorre anche contemplare, ricollegandosi alla Bibbia, alla creazione del mondo in sette giorni, in ognuno dei quali Dio, dopo l’atto della creazione, si fermava a contemplare e diceva “ecco questo è buono”. «E allora – ha detto il prevosto – noi lecchesi che siamo dei fenomeni nel fare dobbiamo anche darci l’occasione di fermarci a contemplare quello che abbiamo fatto».

Angela D’Arrigo

E’ lo spunto – come ha spiegato la direttrice D’Arrigo – sul quale si è lavorato nell’allestire il festival di quest’anno, pensando «al pubblico non solo come spettatore ma anche come creatore del bello e invitando gli ospiti a guardare le proprie opere da spettatori.»

Simona Piazza

Il “Lecco Film Fest” dunque si consolida e si propone come volano per lo sviluppo di Lecco e del territorio «perché Lecco – ha detto ancora don Milani – non soltanto sede di qualcosa ideato altrove, ma parte di una strategia. Anche il cinema è vettore per far conoscere Lecco. I risultati si vedranno nel tempo, ma c’è un dialogo con il territorio». Le stesse iniziative rivolte ai giovani, che «non sono per i giovani ma con i giovani» come ha detto l’assessore Piazza, finiscono con l’essere un «lascito ereditario al territorio» per usare le parole di D’Arrigo.

Plinio Agostoni

«Del resto – ha sottolineato Agostoni – si tratta di un evento che qualifica Lecco e che Lecco sta facendo proprio. E più Lecco diventa significativo a livello nazionale più le stesse imprese ne ricevono vantaggi».

Lorenzo Riva

A questo proposito, il prevosto ha voluto ricordare come la scintilla per l’organizzazione del festival sia scattata proprio dal territorio, vale a dire dal desiderio che quattro anni fa, l’allora presidente di Confindustria Lorenzo Riva manifestò proprio a don Milani sulla possibilità di organizzare un’iniziativa di spessore per la città del territorio. Nacque così la collaborazione tra l’associazione imprenditoriale, la prepositura e l’Ente dello spettacolo.
D.C.
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