Lecco: sale civiche intitolate a tre donne, al convegno dell'8 marzo svelate le 'targhe'

Mattinata intensa, quella di oggi, in Sala Don Ticozzi a Lecco. In occasione della ricorrenza dell'8 marzo, CGIL, CGIL SPI, CISL Pensionati Monza Brianza Lecco, UIL Lario Como-Lecco e UIL Pensionati, in collaborazione con il Comune, hanno infatti promosso un corposo convegno dal titolo "Per una città a misura di donna: proviamo a immaginarla insieme", a cui hanno partecipato le architette Gianna Attiani, Mariola Peretti e Florencia Andreola insieme a Renata Zuffi, assessore all'Ambiente, Mobilità e Pari opportunità.



Un'occasione preziosa e interessante per riflettere su come le città possano e debbano diventare luoghi in cui le donne di ogni età siano in grado di condurre la propria vita quotidiana - con tutti gli impegni del caso, familiari e non - in tutta comodità e sicurezza, trovandovi servizi e opportunità capaci di rispondere alle loro esigenze e ai loro bisogni esattamente come a quelli degli uomini, senza più disparità di sorta.



"Oggi non siamo qui per fare festa, ma per ricordare che questa Giornata parla dei nostri diritti" ha commentato l'assessore Renata Zuffi, citando alcuni dati emblematici come quello che parla di un divario di stipendio tra donne e uomini del 20%, nonostante le statistiche dicano che le prime tendano a studiare di più, anche rispettando le tempistiche dei rispettivi percorsi scolastici, così come a ottenere voti più alti. Citato poi dalla delegata della Giunta Gattinoni, non senza orgoglio, l'impegno profuso dall'Amministrazione Comunale di Lecco grazie all'adesione allo STAR (Sistema Territoriale Antiviolenza in Rete) a sostegno delle donne vittime di maltrattamento e violenza, con l'attuazione di una serie di interventi volti a garantire, tra le altre cose, l'ottenimento di un impiego, l'autonomia abitativa e la conciliazione famiglia-lavoro.


L'assessore Renata Zuffi

"Mi piacerebbe che in città ci fosse uno spazio - anche aperto e "vuoto", come un parco - riconoscibile come un luogo per le pari opportunità, per la femminilità, dove tutte le donne possano trascorrere del tempo in tutta tranquillità da sole o in compagnia, per esempio leggendo un libro o semplicemente concedendosi un po' di relax" ha proseguito l'assessore, toccando inoltre il tema della mobilità e dell'accessibilità quali punti di partenza "per una riprogettazione degli spazi cittadini in un'ottica di inclusione di tutte le differenze, affinchè chiunque possa riappropriarsene".


Nella fase conclusiva del convegno, poi, si è inserito anche un altro momento particolarmente significativo: sono state infatti presentate le targhe con le quali tre sale civiche site sul territorio comunale di Lecco - "luoghi del confronto e della proposta concreta, del contatto diretto tra i cittadini e le Istituzioni" - saranno intitolate ufficialmente ad altrettante donne, in un gesto simbolico pensato e voluto per "ribadire quanto il protagonismo femminile sia alla base di una comunità sana e sia il fondamento di una crescita realmente equa, sostenibile, inclusiva e moderna".


A sinistra la nipote di Carla Ferracini

Le tre prescelte sono state individuate dagli stessi lecchesi attraverso un percorso partecipativo avviato un anno fa. Si tratta di Carla Ferracini, Gabriella Malgarini Zanini e Maria Calvetti. La prima, che è risultata la più votata nel sondaggio con il 28.7% di preferenze, è stata un volto noto in città in qualità di insegnante e artista, "femminile e femminista": nata nel 1932 e scomparsa nel febbraio 2022, ha donato una delle sue tante opere - "Il vascello fantasma" - al Sistema Museale Urbano Lecchese e nel 2001 ha realizzato il monumento per l'AIDO installato al cimitero di Castello; a lei, che quest'oggi è stata rappresentata da una nipote visibilmente commossa, sarà intitolata la sala di via Don Orione 8.


I figli di Gabriella Malgarini Zanini




Gabriella Malgarini Zanini, che aveva ottenuto il 21.6% dei voti, era invece una pediatra, esattamente come il marito con cui si era trasferita a Lecco dal mantovano: soprattutto suo il merito della nascita, nel 1996, dell'ACMT, l'Associazione per la cura dei malati terminali che da un anno a questa parte affianca l'equipe sanitaria dell'Hospice "Il Resegone" dell'Ospedale Manzoni di Lecco. "La sua è stata un'azione pioneristica" hanno sottolineato i figli, ringraziando la comunità per il gesto di stima e spiegando come all'epoca, ormai trent'anni fa, si fosse appena iniziato in Italia a parlare concretamente di cure palliative. Già presidente onoraria dello stesso sodalizio, la dottoressa Malgarini Zanini è scomparsa nel 2010: ora sarà ricordata con una targa nella sala civica di via Seminario 19.



Due figli di Maria Calvetti con l'assessore

Infine, sarà il Centro civico Sandro Pertini di Germanedo a portare il nome di Maria Calvetti, suggerito dalla stessa Giunta di Lecco: nata nel 1950 e venuta a mancare nel 2018, ha dato vita insieme al marito al gruppo "Famiglie Aperte" del COE (Centro di Orientamento Educativo) ed è stata presidente dell'Associazione Lecchese Famiglie Affidatarie fino ad ottenere, nel 2011, sempre insieme al coniuge, la civica benemerenza del Comune per la testimonianza di uno stile di vita improntato ai valori della solidarietà concreta e dell'apertura al mondo.
Tre persone speciali, insomma, tre esempi da seguire per costruire insieme un futuro migliore. In cui essere donne sarà "solo" un grande privilegio, e di certo non uno svantaggio o un handicap, in qualsiasi ambito della vita.
B.P.
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