Alienazione della Villetta di Fiumelatte: nuovo question time di Rusconi

La villetta di Varenna oggetto della vendita. Nel riquadro il consigliere Antonio Rusconi

"Non sussiste alcun vincolo relativo all'utilizzo abitativo" e "dal punto di vista catastale, la destinazione è residenziale". Non sono bastate però queste due rassicurazione, fornite dalla Presidente Alessandra Hofmann in risposta ad un precedente question time, a placare la "sete di conoscenza" del consigliere Antonio Rusconi, tornato ieri sera alla carica sul tema della vendita della così detta "Villetta di Fiumelatte", l'immobile - parte del compendio di villa Monastero - alienato dalla Provincia per far cassa. Il rappresentate dei Civici ha presentato infatti un altro question time, tornando a chiedere la convocazione di una commissione capigruppi sul tema, andando a indagare dapprima la coerenza tra con l'aggiudicazione disposta dall'Ente ed una serie di documenti citati dal consigliere stesso e poi le intenzioni relative alla seconda villetta, destinata, stando al piano delle alienazioni, a seguire la stessa strada della prima, venendo dunque "valorizzata" tramite vendita. Il tutto muovendo dalla convinzione che la destinazione d'uso dell'immobile già andato all'asta sia "abbastanza vincolante". "Per altre serve una variante al PGT".
Di seguito il testo completo dell'intervento di Rusconi. Per la risposta bisognerà attendere la prossima seduta.

Richiesta chiarimenti su aggiudicazione asta pubblica per la vendita dell’ immobile “Casa di Fiumelatte.

“Come si ricorderà, in data 16 gennaio ho presentato un question time dove affermavo “Mi riferisco all’ avviso pubblico in scadenza il prossimo febbraio per la vendita della “Casa di Fiumelatte in Varenna“. È pur vero che questo Consiglio , in una delle sue prime sedute, aveva approvato un anno fa l’ indirizzo di valorizzare il bene ( quando abbiamo approvato il bilancio e i suoi allegati ): ma mi chiedo se la cessione della proprietà da parte della Provincia sia il modo migliore di raggiungere questo risultato, depauperando definitivamente il compendio di una porzione, certo non così blasonata, ma ricca di potenzialità. Mi riferisco alla possibilità, ad esempio, di ricavare in questo come negli edifici adiacenti spazi di soggiorno, in una realtà come quella di Varenna, perla sì del Lago ma come noto in sofferenza di ricettività........

Tutto ciò premesso chiedo:

- di avere copia del contratto di acquisto del compendio;

- che venga dedicato al tema una riunione della conferenza capigruppo sia per acquisire ulteriori elementi informativi che per una valutazione conseguente”.

Ho ricevuto i documenti dopo opportuno sollecito, ma non è mai stata convocata alcuna conferenza dei capigruppo.

Una comunicazione dell’Ufficio stampa della Provincia di Lecco in data 2 marzo ci avvisava “Vendita Casa di Fiumelatte: Ieri, nella sede della Provincia di Lecco di corso Matteotti 3, si è svolta l’asta pubblica per la vendita dell’immobile denominato Casa di Fiumelatte a Varenna. Dopo l’apertura e la verifica delle 4 domande giunte entro il termine di partecipazione, si è proceduto all’ incanto con offerte al rialzo, al termine del quale è risultata vincitrice l’offerta pari a 1.100.888,88 euro, rispetto al prezzo a base d’ asta di 325.000 euro. “La scelta di procedere, nell’ambito del piano di razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare provinciale, all’ alienazione della Casa di Fiumelatte a Varenna si è rilevata vincente - commenta la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann -Eravamo certi che la nostra proposta avrebbe suscitato molto interesse e sarebbe stato appetibile ..... Ora avremo a disposizione risorse importanti da destinare alle priorità della Provincia di Lecco nei principali ambiti di intervento”

Dunque, si aliena patrimonio pubblico di pregio per trovare risorse per sanare situazioni deficitarie di cui probabilmente parleremo nel corso di questo Consiglio Provinciale.

Nell’atto di acquisto di tutto il compendio da parte della Provincia di Lecco in data 15 maggio 2009 alla cifra di 9.315.000 euro, sono evidenti alcuni dati .

Cito il documento a pagina 15 : “ ...La vendita del compendio immobiliare in oggetto è condizionata al rispetto delle prescrizioni contenute nella suddetta autorizzazione, secondo la quale la vendita stessa non pregiudica la conservazione e non incide negativamente sulla fruizione pubblica, individuando le seguenti destinazioni d’ uso, ritenute compatibili con i caratteri storico-artistici:
- centro congressi
- casa museo
- giardino botanico
- sede di altre attività culturali compresi seminari, convegni, incontri, corsi di alta formazione in materia di ricerca scientifica.....” .

Nel bando della Provincia di Lecco, del servizio demanio e patrimonio, si richiama più volte lo stesso atto di vendita.

Il certificato di destinazione urbanistica rilasciato all’uopo dal Comune di Varenna in data 20 gennaio 2023 certifica:

“che il mappale contraddistinto con la particella n. 349 del Comune di Varenna è individuato nella seguente zona : Tessuto urbano consolidato - Spazi pubblici o di uso pubblico..... Per quanto attiene lo studio della componente geologica, sismica..... Classe 3 - sottoclasse 3a Area ad elevato rischio idrogeologico Zona 2 ex Legge 267/98 ...
Caratteristiche funzionali
Destinazioni non ammissibili = Tutte ad eccezione di quelle riconducibili alla realizzazione di attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale, le attrezzature a servizio del personale addetto e la residenza per il personale di custodia”

Sono pertanto a chiedere:

- la coerenza di questa alienazione rispetto ai documenti citati;

- una convocazione dei capigruppo sul tema come richiesto nella precedente assemblea;

- le intenzioni dell’Amministrazione Provinciale sulla seconda Villa prevista nel piano di alienazione e valorizzazione.

Mi sembra infine che le questioni in campo siano due:

1) la destinazione appare abbastanza vincolante a quanto scritto nel CDU. Dunque per qualsiasi altra destinazione che necessiti una variante alle norme del PGT, “la palla passa al Comune”;

2) Forse, nel bando della vendita andava più chiaramente scritta e evidenziata la destinazione d’uso.

Attendo fiducioso chiarimenti a riguardo.

Antonio Rusconi
Consigliere Provinciale Civici per la Provincia

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