E se l'iniziativa 'ti porto io' diventasse 'ti mando a casa'?
In queste settimane, nelle quali stiamo approfondendo con difficoltà il bilancio di previsione 2023, uno dei temi ricorrenti è quello delle scelte dell’amministrazione Gattinoni che ne hanno appesantito la parte corrente e che oggi contribuiscono al buco di 7 milioni, dagli affitti dovuti alle scellerate decisioni riguardo le nuove sedi comunali fino ai bandi persi e rimpiazzati con risorse proprie (vedi bando DUC), passando per le centinaia di migliaia di euro spese per le aiuole di fiori già morti sul lungolago.
Uno dei temi passati invece in sordina, ma che riteniamo meriti molta attenzione è quello riguardante il progetto TI PORTO IO (pullman gratis per gli under 19) per il quale nel 2023 sono stati stanziati solamente 150.000 euro (che corrispondono a circa 400 tessere) a fronte di 4000 abbonamenti staccati.
Siamo stati fin dal principio scettici riguardo a questa proposta da campagna elettorale (sicuramente meritevole dal punto di vista concettuale) in quanto la ritenevamo (e lo riteniamo ancora) non sostenibile dal punto di vista economico perché avrebbe richiesto (e richiede) risorse di molto superiori a quelle disponibili.
Arrivati al secondo anno di “sperimentazione” risulta evidente come la perdita del 36% degli introiti sul trasporto pubblico locale a gennaio 2023 rispetto allo stesso mese del 2019 (pur avendo Linee Lecco applicato un aumento delle tariffe negli ultimi mesi del 2022) sia dovuto anche all’utilizzo di questo tipo di abbonamento da parte di molti utenti che prima pagavano il biglietto singolo.
L’introduzione a partire da quest’anno della bigliettazione elettronica permetterà da un lato di verificare ancora più puntualmente gli utenti reali del TI PORTO IO, ma dall’altro renderà più evidente il problema economico per il bilancio della città, vista la presenza di una legge regionale ( la n.6 del del 2012) che obbliga le amministrazioni a corrispondere ai gestori i mancati introiti dovuti alla scelta politica di introdurre tariffe agevolate nel trasporto pubblico locale. Questa legge obbligherà (numeri alla mano) l’amministrazione a stanziare molte più risorse in una situazione già così complicata dal punto di vista del bilancio: come si potrà quindi gestire questa promessa elettorale che rischia di mettere ancora più a rischio la solidità dei conti?
Di certo la soluzione per la giunta Gattinoni non può essere richiedere altri soldi a Linee Lecco per la gestione dei parcheggi degli anni passati (gli anni del covid per intenderci), come abbiamo scoperto con stupore verificando le determine dirigenziali. Questa ulteriore notizia ci lascia interdetti per due motivi: in primo luogo perché gli accordi fatti dalla precedente amministrazione vengono sconfessati da questa che è composta in larga parte dalle stesse persone (e tra l’altro si tratta di accordi messi per iscritto con atti ufficiali); in secondo luogo perché Linee Lecco presenterà già un bilancio fortemente negativo nel 2022 e quindi non si spiega come l’amministrazione Gattinoni (che ne è consapevole) possa richiede ulteriori risorse in un momento così difficile.
Tutti questi temi non possono non preoccuparci visto che Linee lecco è di proprietà del Comune e quindi dei cittadini lecchesi e la beffa potrebbe essere quella di uno scontro con una società partecipata al 100% dal comune stesso!
A questo punto il rischio per la giunta Gattinoni è che i cittadini lecchesi possano trasformare il “ti porto io” in un’altra proposta: il TI MANDO A CASA! E forse sarebbe giunta l’ora di questa responsabile decisione!
Uno dei temi passati invece in sordina, ma che riteniamo meriti molta attenzione è quello riguardante il progetto TI PORTO IO (pullman gratis per gli under 19) per il quale nel 2023 sono stati stanziati solamente 150.000 euro (che corrispondono a circa 400 tessere) a fronte di 4000 abbonamenti staccati.
Siamo stati fin dal principio scettici riguardo a questa proposta da campagna elettorale (sicuramente meritevole dal punto di vista concettuale) in quanto la ritenevamo (e lo riteniamo ancora) non sostenibile dal punto di vista economico perché avrebbe richiesto (e richiede) risorse di molto superiori a quelle disponibili.
Arrivati al secondo anno di “sperimentazione” risulta evidente come la perdita del 36% degli introiti sul trasporto pubblico locale a gennaio 2023 rispetto allo stesso mese del 2019 (pur avendo Linee Lecco applicato un aumento delle tariffe negli ultimi mesi del 2022) sia dovuto anche all’utilizzo di questo tipo di abbonamento da parte di molti utenti che prima pagavano il biglietto singolo.
L’introduzione a partire da quest’anno della bigliettazione elettronica permetterà da un lato di verificare ancora più puntualmente gli utenti reali del TI PORTO IO, ma dall’altro renderà più evidente il problema economico per il bilancio della città, vista la presenza di una legge regionale ( la n.6 del del 2012) che obbliga le amministrazioni a corrispondere ai gestori i mancati introiti dovuti alla scelta politica di introdurre tariffe agevolate nel trasporto pubblico locale. Questa legge obbligherà (numeri alla mano) l’amministrazione a stanziare molte più risorse in una situazione già così complicata dal punto di vista del bilancio: come si potrà quindi gestire questa promessa elettorale che rischia di mettere ancora più a rischio la solidità dei conti?
Di certo la soluzione per la giunta Gattinoni non può essere richiedere altri soldi a Linee Lecco per la gestione dei parcheggi degli anni passati (gli anni del covid per intenderci), come abbiamo scoperto con stupore verificando le determine dirigenziali. Questa ulteriore notizia ci lascia interdetti per due motivi: in primo luogo perché gli accordi fatti dalla precedente amministrazione vengono sconfessati da questa che è composta in larga parte dalle stesse persone (e tra l’altro si tratta di accordi messi per iscritto con atti ufficiali); in secondo luogo perché Linee Lecco presenterà già un bilancio fortemente negativo nel 2022 e quindi non si spiega come l’amministrazione Gattinoni (che ne è consapevole) possa richiede ulteriori risorse in un momento così difficile.
Tutti questi temi non possono non preoccuparci visto che Linee lecco è di proprietà del Comune e quindi dei cittadini lecchesi e la beffa potrebbe essere quella di uno scontro con una società partecipata al 100% dal comune stesso!
A questo punto il rischio per la giunta Gattinoni è che i cittadini lecchesi possano trasformare il “ti porto io” in un’altra proposta: il TI MANDO A CASA! E forse sarebbe giunta l’ora di questa responsabile decisione!
Emilio Minuzzo
Simone Brigatti
Gianni Caravia
Simone Brigatti
Gianni Caravia
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