Garlate, 'Un cucciolo in famiglia': al via il ciclo di incontri con tanti utili consigli

Al via sabato pomeriggio il ciclo di incontri incentrati sugli amici a quattro zampe dal titolo "Un cucciolo in famiglia", fortemente voluto dall'Amministrazione comunale di Garlate in collaborazione con la Clinica veterinaria dei Laghi di Pescate, con le dottoresse Laura Papa ed Elena Viganò. L'evento inaugurale ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di persone presso la sala civica del Museo della Seta Abegg. Al centro dell'incontro la corretta gestione dei cuccioli di cane e di gatto orfani, con un focus specifico sugli aspetti medici, nutrizionali, comportamentali e legislativi.


Il sindaco Giuseppe Conti, la relatrice Laura Papa, la consigliera Maria Grazia Maggi e la vice Pierangela Maggi

"Abbiamo deciso di organizzare questi appuntamenti perchè come Amministrazione siamo molto sensibili alla salvaguardia degli animali e al loro rispetto: è un nostro dovere indirizzare i cittadini alla loro conoscenza e alla salvaguardia dell'ambiente in cui vivono" ha commentato in apertura la consigliera comunale Maria Grazia Maggi. "In questo modo è possibile apprendere parecchie nozioni. La rassegna non tratta solo degli esemplari domestici più comuni. Partiamo dalle basi e ci chiediamo: perchè voglio un cane piuttosto che un gatto? Cosa posso fare per loro? Qual è l'animale più adatto a me? Abbiamo quindi parlato con le dottoresse e loro hanno preparato questi tre incontri che cercano di rispondere a queste domande. Spesso in molti si trovano da soli e non sanno come comportarsi, vorremmo quindi essere un punto di riferimento. Qui a Garlate in molti hanno preso nuovi animali, soprattutto durante il periodo Covid".


Ecco dunque, dalla relazione della dottoressa Papa, come è giusto comportarsi quando si trova un cucciolo: innanzitutto, se ha il cordone vuol dire che ha solo tre giorni di vita, pertanto in gran parte dei casi siamo chiamati non solo a dargli supporto alimentare, ma anche a sopperire alla mancanza di cure materne. Inoltre è indispensabile badare alla socializzazione e all'idoneità ambientale, trovando possibilmente una balia (anche umana).
"Quando sono piccoli, questi animali vanno nutriti ogni due ore" ha specificato l'esperta. "Dobbiamo poi considerare che sono soggetti alla rapida diminuzione della temperatura corporea: questa deve essere intorno ai 38 gradi altrimenti, se scende, rende impossibile la deglutizione. Bisogna altresì ricordarsi di tenere l'umidità intorno al 60%".



Per l'alimentazione, invece, ci sono vari tipi di latte, tendenzialmente di bovino; per dissetare correttamente i piccoli sono necessari dei biberon. La frequenza dei pasti varia in base all'età: il consiglio, dunque, è quello di posizionare il cucciolo su una bilancia ogni giorno per capire se sta crescendo, considerando che nelle prime tre settimane il peso dovrebbe incrementare del doppio. A 3-4 settimane, poi, si può iniziare a pensare allo svezzamento alternando il latte alle pappe; quando si sentono pronti, i piccoli annusano la scatola di cibo e poi pian piano si abituano a mangiare. Capitolo pulizia: qui la dottoressa Papa ha consigliato di usare una pezzuolina di tessuto dopo ogni pasto (anche sul muso, per evitare dermatiti), mentre dopo 4 settimane gli animali iniziano ad avere familiarità con la lettiera. Importante anche rispettare la necessità di socializzazione, incrementando parzialmente le manipolazioni e introducendo oggetti per il gioco.


"Dal punto di vista legislativo - la conclusione - è fondamentale sapere che i cuccioli vanno iscritti in anagrafe entro 15 giorni dalla nascita. Questo per poter ridurre al minimo il vagabondaggio e il commercio illegale. Un privato può tenere in abitazione fino a 10 animali, ma è sempre bene non portarli a casa  prima dei 65 giorni di vita e cercare di prenderli da una provenienza certa, con un'attenzione particolare al loro inserimento nel "nuovo" ambiente in caso di presenza di altri esemplari; tutti, comunque, devono avere il chip ed è necessario fare un passaggio di proprietà. Vivamente consigliato anche fare test per leucemia e Aids, così come l'esame delle feci e sverminazioni. Occhio anche a pulci e zecche, nonchè ai parassiti interni ed esterni. Bisogna poi pretendere un libretto sanitario e, in caso di pagamento dell'animale, un pedigree".
I prossimi appuntamenti del ciclo di incontri si terranno sabato 11 (quando si parlerà di come scegliere l'esemplare più adatto al proprio stile di vita) e 25 marzo (il tema sarà la comunicazione); entrambi sono previsti alle 15.30, sempre in sala civica.
A.G.
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