Lecco perduta/364: la festa per il centenario della Banca Popolare

I cittadini rimpiangono la Banca Popolare di Lecco? La risposta deve essere sì, ricordando tutta l’attività più che centenaria dell'istituto stesso e, in particolare, la grande festa, che divenne territoriale, per il secolo di fondazione raggiunto nel 1972. Il severo e imponente palazzo di piazza Garibaldi sembrava destinato a rinnovata giovinezza con il progetto di realizzare al suo interno la nuova sede municipale: non sarà possibile.


 1972, la Banca Popolare di Lecco festeggia il centenario presso la sede centrale di piazza Garibaldi

Gli organi di stampa, nel settembre 1972, dedicarono ampio spazio alla Banca Popolare di Lecco che celebrava il secolo di attività. Un quotidiano scrisse: “Il centesimo compleanno è un po’ la festa di tutta la città: se Lecco, infatti, si è sviluppata, se i suoi commerci, le sue industrie sono fiorite in questi cento anni, il merito va anche alla vecchia Banca Popolare, sempre impegnata a servire la comunità”.
Il centenario venne celebrato il 16 settembre 1972. In quel giorno, presenti numerose autorità, è stata inaugurata la rinnovata sede centrale di piazza Garibaldi. Fu un'occasione di ricordi per tutti i lecchesi, importante per tutta l’operosa comunità. Si scrisse: “Una festa che sarà di stimolo a continuare, a guardare con fiducia al futuro”.


Il presidente cavaliere del lavoro Mario Bellemo apre la cerimonia del centenario

Diversi servizi sugli organi di informazione sottolinearono che la BPL “si articolava su una sede centrale a Lecco, su filiali a Milano e a Como, su quattro agenzie in città e su altre 38 distribuite in tutto il territorio”. Un quotidiano di interesse nazionale aggiungeva: “Questi passi da gigante, questo continuo espandersi rappresentano lo sforzo in dinamismo, l’intelligenza di uomini come Mario Bellemo, direttore generale e ora presidente, con i suoi predecessori Carlo Corti, Carlo Fiocchi, Luigi Lillia e Francesco Cornelio”. Si evidenziava inoltre che l’opera della Popolare di Lecco non si era limitata alle funzioni di supporto economico, ma ha dimostrato la sua fattiva presenza in tutte le iniziative culturali e sociali tese a valorizzare, soprattutto, il patrimonio ambientale e artistico. Il primo sportello aperto risaliva al 20 agosto 1872, in contrada Larga, l’attuale via Cavour.


Autorità presenti alla manifestazione del centenario

Le manifestazioni del centenario di fondazione ebbero inizio con il ricevimento degli ospiti presso la sede di piazza Garibaldi, tra cui il Ministro delle Finanze Athos Valsecchi e il vice direttore della Banca d’Italia Rinaldo Ossola. Al termine della visita alla sede centrale, i presenti raggiunsero il vicino cinema Nuovo di viale della Costituzione per la celebrazione ufficiale. La relazione principale è stata quella del cavaliere del lavoro Mario Bellemo, che sottolineò come nel cammino di un secolo la Banca Popolare di Lecco avesse saputo superare ogni traversia continuando a crescere e ad espandersi rigogliosa, contribuendo in misura che altri hanno definito determinante all’evoluzione e allo sviluppo dell’economia nel vasto territorio in cui operava. Nel corso della manifestazione al Nuovo, il sindaco di Lecco Guido Puccio, a nome dell’amministrazione comunale, consegnò a Mario Bellemo una targa di benemerenza civica con medaglia d’oro, oltre all’onorificenza di cavaliere di Vittorio Veneto.


Il sindaco di Lecco Guido Puccio, a destra, consegna a Mario Bellemo
medaglia d'oro e diploma di civica benemerenza

Il ministro delle Finanze, senatore Athos Valsecchi, nel suo intervento fissò l’attenzione sull’economia italiana del momento che, a suo parere, registrava una crescita squilibrata: “Il centenario di una banca benemerita può essere anche occasione per ricercare le cause dei mancati equilibri per rimediarvi, pena il nostro decadere come società e il nostro scadimento come Stato”. Valsecchi evidenziò inoltre: “In questa sede, celebrando il centenario della Banca Popolare che, come tutte le altre, è albergo del risparmio, di quello inteso come raccolta e di quello che impiegato diventa investimento, questo appello non può essere vano perché il risparmio, come l’avvenire economico del nostro Paese, può prosperare soltanto in un regime di stabilità o, quanto meno, entro il quadro di una dinamica di contabilità dei vari fattori che compongono il sistema e ne garantiscono la stabilità”.


L'intervento del Ministro delle Finanze sen. Athos Valsecchi

Terminata la manifestazione presso il Nuovo, i partecipanti raggiunsero l’imbarcadero di Lecco, dove era in attesa un piroscafo della Navigazione Lariana che accompagnò gli ospiti sino a Bellagio, per il convivio del centenario. Al levar delle mense prese la parola, esprimendo complimenti e auguri per la BPL, l’onorevole Giuseppe Pella, secondo presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana dopo Alcide De Gasperi, più volte ministro, deputato alla Camera dal 1946 al 1968 e poi senatore sino al 1976.


Il saluto, durante il convivio di Bellagio, dell'onorevole Giuseppe Pella

C’è da ricordare che il centenario della Banca venne anche arricchito dalla realizzazione di un documentario di venti minuti dal titolo “A partire dal lago”, dedicato al secolo di attività. Nelle note che accompagnavano l’opuscolo di presentazione si può leggere: “Oggi è difficile riconoscere Lecco da queste immagini, eppure, a cento anni di distanza, una cosa è rimasta la stessa: l’operosità della gente del lago e la sua fiducia nella banca nata allora”.
La BPL continuò a crescere anche dopo il centenario, raggiungendo la punta massima della sua presenza nell’autunno 1986 quando a Roma, in piazza Santi Apostoli, nelle vicinanze dell’Altare della Patria, venne inaugurata la filiale della capitale.
A.B.
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