Lecco: dopo tre anni di stop accolti dal Liceo Manzoni i 'gemelli' di Mâcon
A cinquant'anni dal primo incontro, si rinnova l'amicizia tra Lecco e la città gemellata di Mâcon.Nella tarda mattinata odierna in sala consiliare - “lo spazio più importante della città” - il sindaco Mauro Gattinoni ha dato il benvenuto agli studenti del Lycée Lamartine ospiti in questi giorni dei loro corrispondenti lecchesi del Liceo Linguistico Manzoni.
Mauro Gattinoni
“Io che non vi conosco, vi vedo come un'unica aula” ha detto il primo cittadino alle due delegazioni, sottolineando come per la sua platea l'Europa sia unita “da sempre”, mentre in realtà, mezzo secolo fa, quando si sono gettate le basi per il gemellaggio, il vecchio continente ancora presentava barriere tra Stati pur confinanti come Italia e Francia. Vedere dunque dopo cinquant'anni alimentare ancora l'interscambio tra Lecco e Mâcon – apripista per altri gemellaggio intessuti poi con il tempo – è motivo di “speranza verso il futuro”.
E di amicizia hanno parlato anche le professoresse Rosa Maria Chichi e Sylvie, responsabili del progetto una per il Manzoni l'altra per il Lycée Lamartine, entusiaste della ripresa degli scambi dopo tre anni di stop imposti da covid. “Questa pausa ci è sembrata molto lunga” ha detto l'insegnante francese, affiancata dalla collega Océane, alla sua prima volta, come i ragazzi, a Lecco.Giorgio Rusconi
Maria Rosa Chichi
Michele Donnanno
Fitto il programma della settimana: oltre alla visita della città – con salita anche sul Matitone per ammirare Lago e monti da una prospettiva originale – previste anche gite a Milano e Bergamo, con spazio poi per attività organizzare in proprio dagli studenti del Manzoni per i loro corrispondenti, capaci – come confermato da una giovane alunna – di suscitare voglia di interagire anche nelle famiglie, andando oltre le barriere linguistiche.Le due insegnanti francesi
E proprio sull'ospitalità “in casa” si è soffermato il presidente del comitato gemellaggi Giorgio Rusconi. “Il calore che si vive nelle famiglie è unico” ha infatti affermato, presentato i due cadeaux pensati per i ragazzi di Mâcon: un moschettone, simbolo della tradizione alpinistica lecchese e una penna, tradizionale strumento di comunicazione e dunque simbolo della volontà di mantenere e migliorare la tradizione dello scambio.E a tale risultato, ha garantito il vicepreside Michele Donnanno, il Manzoni continuerà a concorrere, ritenendo “l'internazionalizzazione obiettivo importante per gli studenti”. Dunque: viva l'Italia, viva la Francia ma soprattutto viva l'Europa.