Lecco: il 26 un sit-in a un anno dalla guerra in Ucraina

Domenica 26 febbraio, la sezione della Gioventù Federalista Europea di Lecco ha organizzato un sit-in di commemorazione pubblica di un anno dalla guerra in Ucraina in piazza Mario Cermenati alle 15.00, per esprimere solidarietà e supporto al popolo colpito dalla violenza del conflitto. All’evento hanno aderito e interverranno molte forze politiche e associazioni attive sul territorio: LIberi Oltre Le Illusioni, la Comunità Ucraina, Il Comitato Giovani Per L’Ucraina, Universitari Liberi, L’asino Buridano, CambiaMenti APS, Associazione tematica Piero Capone, Più Europa, Partito Democratico, Giovani Democratici, Azione, Italia Viva e il Movimento Federalista Europeo.



Questo l'appello al sit-in degli organizzatori:

“Quando tutti contano. Quando è la legge a comandare. Quando gli stati si sforzano di essere sociali e le società di essere aperte. Quando la diversità è un valore e i valori dei diversi sono uniti da una giusta uguaglianza. Quando i confini sono inviolabili, ma non si avverte il loro attraversamento. Quando le persone credono nel domani e sono disposte a scendere in piazza per lottare per il loro domani. Quando c’è un’unica barriera tra il presidente e i manifestanti, ovvero elezioni eque. Questa è la nostra Europa”.

Con queste parole il presidente ucraino Volodimir Zelensky definisce il mondo in cui lui e i cittadini del suo Paese vogliono vivere, uno stile di vita verso cui negli anni il popolo ucraino ha cercato di avvicinarsi sempre più, consapevole della lunga strada che avrebbe dovuto percorrere. Il mondo che dipinge Zelensky è un mondo in cui noi cittadini europei, con le nostre contraddizioni, siamo abituati a vivere, dandolo molto spesso addirittura per scontato.

Vladimir Putin e con lui la sua cerchia di fedeli hanno dimostrato di mal sopportare questa visione del mondo, impauriti che il desiderio di libertà del popolo ucraino possa raggiungere anche i propri cittadini, una volta che i loro vicini avranno pienamente conosciuto il modo di vivere in una società aperta, democratica, in cui vengono rispettati i diritti fondamentali e garantite le libertà di esprimersi, di cambiare le cose, di dissentire.

La Russia ha deciso, il 24 Febbraio 2022, di riportarci ad un’epoca che credevamo ormai passata in Europa: quella in cui stati sovrani e indipendenti vengono aggrediti, in cui singoli individui possono pensare di imporre la propria visione del mondo imperialista e repressiva non solo alla propria popolazione ma anche a quelle vicine.

Dopo quasi nove anni dall’occupazione della Crimea, dopo quanto accaduto in Georgia e in Cecenia, dopo aver vissuto un anno intero circondati dalle immagini, i video e le storie di bombardamenti, torture, uccisioni, violenze, distruzioni. Dopo i massacri di Bucha e Irpin, le deportazioni, gli stupri, le innumerevoli violazioni del diritto internazionale, non possiamo voltarci dall’altra parte.

Come Giovani Federalisti Europei Condanniamo in toto le azioni del Cremlino.
Come cittadini europei e liberi, riconosciamo il nostro dovere di sostenere la resistenza Ucraina e il valore della sicurezza e dell’integrità territoriale dei loro confini, in quanto l’esito della guerra in Ucraina è da considerarsi cruciale non solo per la libertà dell’Ucraina stessa, ma anche per il futuro dell’Europa, per il nostro futuro. Riteniamo  che sarà possibile scongiurare futuri conflitti militari solo attraverso un processo di istituzionalizzazione della risoluzione delle controversie internazionali, una condizione imprescindibile al mantenimento della pace. Questo e altri obiettivi dipenderanno anche dalla costruzione di una comunità politica europea democratica capace di determinare una propria politica estera, energetica e di difesa, quest’ultima che includa delle vere forze armate europee, ovvero un esercito europeo. L’attuale Unione europea infatti ha largamente dimostrato di non costituire un attore di pace credibile e di non essere grado né di prevenire né di agire in contesti di conflitto, proprio per via della sua natura intergovernativa. Questa ed altre gravi mancanze sono infatti alla base dell'inadeguatezza dell'attuale assetto istituzionale dell'UE, un soggetto politico a metà strada tra un'organizzazione sovranazionale e una federazione. In quanto Federalisti riteniamo che l'unica soluzione per evitare di essere condannati all'irrilevanza in un mondo di superpotenze sia il completamento del processo d'integrazione europeo tramite una riforma dei trattati in senso federale.

Domenica 26 febbraio alle 15.00, in piazza Mario Cermenati a Lecco, invitiamo la cittadinanza e tutte le associazioni/forze politiche del territorio a commemorare insieme a noi e alla comunità ucraina l’anniversario dell'inizio della guerra. Ricorderemo le numerose vittime e la disumanità di ciò che accaduto e continua ad accadere in Ucraina, ribadendo con fermezza la piena condanna verso l'invasione russa, la difesa dei valori europei e democratici, e la totale vicinanza e supporto al popolo ucraino.
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