Lecco: polemiche sul buco di bilancio mentre i lavori dell'aula sono stati paralizzati per due mesi
I banchi dell'opposizione in una foto d'archivio
“Il consiglio comunale si è ritrovato per l’ultima volta due mesi fa - ha detto Filippo Boscagli (Lecco ideale) - poi è stato un susseguirsi di commissioni annullate e rinviate a causa delle elezioni o per mancanza di argomenti, anche oggi l’ordine del giorno non è particolarmente ricco. Eppure il sindaco ha preannunciato tagli e rincari per sette milioni. Questa aula non ha argomenti per mesi mentre la situazione contabile rasenta il dissesto?”.
Anche Emilio Minuzzo (Forza Italia) ha fatto un intervento “anticipatore” in vista della sfilza di commissioni che in settimana dovranno esaminare il bilancio prima del voto nel prossimo consiglio comunale: “Visti i documenti e lette le prime dichiarazioni del sindaco non saranno poche le domande che il nostro gruppo muoverà sul dettaglio del bilancio perché parliamo di cifre importanti, l’aumento delle aliquote è il tema che ci lascia più perplessi. Fa piacere la solerzia di alcuni amministratori nello scrivere sciocchezze sui social per poi rimanere afoni in aula e con sette milioni di buco”.
Cinzia Bettega (Lega) ha detto che prova un “sentimento di sconcerto e incredulità per i sette milioni di euro di parte corrente per i quali l’amministrazione ha anticipato un rovesciamento sulle spalle cittadini lecchesi per un problema economico che è stato fatto esplodere. Ricordo che mesi fa chiesi quali provvedimenti l’amministrazione intendesse prendere per contenere le spese energetiche e mi fu risposto che rispettavano le indicazioni generali. Non è emerso ora che bisogna pagare le bollette”.
E già si entra nel merito dei rincari con il forzista Simone Brigatti che ha chiesto da dove arrivano i 200mila euro di aumenti, annunciati dal sindaco, per onorare la convenzione con le suole materne non statali; e Corrado Valsecchi di Appello per Lecco che ha domandato quali voci della manutenzione stradale si intendono tagliare visto che “in questi due anni e mezzo non avete fatto niente e la città è un gruviera”.
L’assessore Maria Sacchi ha rimandato la discussione alla prossima commissione, mentre il sindaco ha chiarito a Brigatti che la cifra di 200mila euro è stata ipotizzata sommando: 50mila euro di “elasticità” previsti dalla convenzione, una tantum per l’aumento dell’energia di 30mila euro, aumento dell’inflazione per 100mila euro e altra somma nel caso scattasse la classe in più per il nuovo meccanismo previsto dalla convenzione.
Con queste premesse facile immaginare come si "accenderanno" le prossime commissioni.