Lecco perduta/362: il giorno del gran ritorno del Carnevalone

E venne il giorno tanto atteso … il ritorno dello storico Carnevalone di Lecco, dopo tre anni di assenza per la tragica pandemia. E’ avvenuto ieri pomeriggio, domenica 19 febbraio 2023, nella cornice severa ma estremamente festosa del cortile centrale del palazzo municipale di piazza Diaz, con la cerimonia di consegna delle chiavi della città a re Resegone, affiancato da regina Grigna. E’ stato il vice sindaco Simona Piazza ad affidare le “porte” della città alla coppia regnante durante la settimana “grassa”.

Corteo mascherato anni '50

E’ stata occasione per un tuffo nella memoria del tempo trascorso, di carnevaloni lontani di origine risorgimentale e garibaldina, di quelli di inizio secolo Novecento, di quello ripreso nel 1952/1953, dopo una lunga interruzione di oltre 40 anni, a quello del 1957/1958, dove esplose la partecipazione popolare, valutata in 60.000 spettatori lungo il tracciato nel centro cittadino.

Il trono del Carnevalone 1958

Segue un altro strappo nel tempo, nel quale sembra perso ogni ricordo e memoria di re Resegone e regina Grigna, ma tutto ritorna improvvisamente nel 1996, con l’Ente Lecchese Manifestazioni di Renato Corbetta. C’è la novità della cerimonia iniziale, nel cortile centrale del palazzo civico, dove il sindaco Giuseppe Pogliani consegna le chiavi a re Resegone e compie gentile omaggio di una maxi stella alpina alla regina Grigna. Sarà l’avvio di una nuova serie con alcune interessanti novità che si proietta nel secolo Duemila.

Viene diffusa la notizia di una settimana grassa che culminerà nel grande corteo mascherato del sabato pomeriggio, dove sono previste 1.500 persone in costume e nella festa serale conclusiva di piazza XX Settembre.
Gli organi di informazione sottolineano che si è lavorato intensamente nei cantieri per allestire i 21 carri partecipanti; attivissime le sarte volontarie per i gruppi in maschera e per le dieci bande che accompagneranno in musica il corteo.
La sfilata sarà conclusa dal passaggio della carrozza con re Resegone e regina Grigna, affiancati dal gran ciambellano di corte e da palafrenieri. Si sottolinea che “la carrozza è di inizio Novecento, ha quattro posti, sarà trainata da due cavalli ungheresi; la carrozza ha fatto parte della scuderia della casa reale Savoia nei primi decenni del Novecento”.
Dopo la sfilata del pomeriggio il Carnevalone vivrà in serata la grande festa mascherata in piazza XX Settembre, la storica piazza del Mercato di Lecco. Alle 22, dal balcone del bar Frigerio, presso i portici vecchi, avrà luogo la premiazione di carri e gruppi, mentre alle 24 re Resegone riconsegnerà le chiavi della città al sindaco.

Viene segnalato agli organi di informazione anche un risveglio pantagruelico con il rilancio di piatti locali di antica cottura, risalenti alla fine dell’Ottocento. Si scrive di un risotto con pernice, che era preparato dal Piazz, singolare, antica locanda, nella parte alta di via Mascari, vicino alla basilica di San Nicolò. Al Borsino di via Roma, quasi allo sbocco di piazza Garibaldi, si cucinava un eccezionale zabaglione dovuto ad un maestro della cucina che era Felice Casartelli, originario di Como, figlio d’arte. I buongustai ritenevano tale zabaglione portentoso, venendo amalgamato sbattendo le uova a mano perché i frullatori elettrici erano ancora da inventare. Secondo numerosi partecipanti al corteo mascherato, dopo le lunghe fatiche della camminata nel centro cittadino e fatti bersaglio di coriandoli, stelle filanti ed altri “oggetti”, lo zabaglione rappresentava un recupero di energie tale da consentire di partecipare alla lunga notte del veglione del sabato grasso, che finiva all’alba della prima domenica di Quaresima, quando re Resegone aveva lasciato a mezzanotte trono e corona, come del resto anche regina Grigna ed il gran ciambellano, stremati dalla fatica del corteo del pomeriggio.

 

Il compianto avvocato Arnaldo Ruggiero, classe 1890, scomparso quasi centenario, ha lasciato scritto nei suoi volumi “Il carnevale di una volta era diverso dall’attuale. Era festeggiato per uscire dalla monotonia di tutti i giorni, deserta a quei piaceri ed a quegli svaghi dell’epoca attuale … tanti cambiamenti sono avvenuti, ma il Carnevalone di Lecco, con il suo esercito di oltre 1500 maschere sarà capace di rinverdire antichi allori, sia pure di cartapesta”:
E’ un augurio che accompagna anche questo Carnevalone lecchese di rilancio e di ripresa dopo non poche sofferenze ed anni tristi.
A.B.
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