Valmadrera: inaugurati i nuovi ambulatori per l’autismo nel polo per la disabilità
“Osservare, ascoltare, spiegare. Trovare soluzioni”. Sono parole semplici quelle con cui è stato composto il titolo dell’incontro svoltosi questa mattina presso il polo della disabilità di Valmadrera. Parole che raccontano in modo molto efficace il metodo di lavoro degli specialisti della Fondazione Sacra Famiglia, i quali si occuperanno di gestire i nuovi ambulatori a sostegno delle persone con autismo aperti presso la struttura sita in viale Promessi Sposi 129, inaugurati quest’oggi. L’incontro, voluto quale “taglio del nastro”, è stato organizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale, la Cooperativa Valmadrera Arcobaleno e Oltre Noi Odv.
Pier Antonio Rizzi, direttore sedi lecchesi Fondazione Sacra Famiglia
Monica Conti, direttore servizi innovativi per l’autismo
Dopodiché è intervenuta Stefania Vacca, psicologa e psicoterapeuta, la quale ha sottoposto i presenti ad alcune prove sensoriali tese a far capire cosa provano i soggetti affetti da autismo in determinate situazioni. “In un giorno d’estate il sovrapporsi di diversi fattori, come il caldo o il ronzio degli insetti, possono agitare un individuo affetto da disturbi dello spettro autistico. Alcuni soggetti, inoltre, non gradiscono determinati alimenti sulla base del colore o della consistenza” ha spiegato la dottoressa Vacca. “Mentre noi ci adattiamo rapidamente a vestiti un po’ più fastidiosi, chi soffre di autismo può fare più fatica perché ha una percezione della temperatura corporea differente”. La professionista ha quindi descritto il metodo seguito dagli specialisti della Sacra Famiglia per aiutare chi è affetto da un disturbo dello spettro autistico. Tra l’altro, il 18 febbraio è anche la giornata mondiale sulla sindrome di Asperger.Stefania Vacca, psicologa e psicoterapeuta
Fatima Boufaida Dsouli, Coordinatrice polo per la disabilità Valmadrera
“Le persone affette da autismo non sono tutte uguali. I nostri interventi sono di matrice cognitivo – comportamentale. Oltre all’analisi dei comportamenti disfunzionali, infatti, noi ci occupiamo anche delle emozioni e delle difficoltà relazionali e sociali” ha spiegato Stefania Vacca. “Coinvolgiamo insegnanti, genitori e tutti coloro che ruotano attorno al soggetto affetto da autismo. Queste persone sono contesto – dipendenti quindi il lavoro in rete è fondamentale. Solo in questo modo riusciamo a raccogliere i dati che ci servono poi per applicare le nostre tecniche psicoeducative”.
A.Bes.