Morterone: l'esito delle regionali riaccende la polemica sulle nozze tra FdI-Partito gay

Il Comune di Morterone
Un concentrato di curiosità. Le elezioni regionali - con lo spoglio durato giusto una manciata di minuti, dovendo aprire soltanto 22 schede - in quel di Morterone, il paese più piccolo d'Italia, hanno riservato una sorpresa dietro l'altra. A cominciare dalla stessa partecipazione. Se a livello complessivo non si è andati oltre il %, alle pendici del Resegone l'affluenza ha toccato quota 81.48%, su una base costituita da... 28 aventi diritto al voto. 17 delle 22 preferenze espresse sono andate al governatore uscente (poi riconfermato) Attilio Fontana, risultato dunque anche a Morterone, vincitore, con il 77.27% dei consensi. Alle sue spalle Mara Ghidorzi ha rubato con ben 3 X apposte sul suo nome o sul simbolo di Unione Popolare il secondo gradino del podio sia a Pierfrancesco Majorino sia a Letizia Moratti, con il candidato del centrosinistra e l'ex vicepresidente sostenuta dal Terzo Polo premiati da un solo elettore, a testa. Barrato, in un caso, il simbolo del PD, con preferenze personali accordate poi a Gianmario Fragomeli e Simona Piazza e nell'altro quello di Azione-Italia Viva, con un voto personale attribuito a Eleonora Lavelli, giovane attivista di Imbersago. Il "beniamino" dei morteronesi è risultato essere Flavio Nogara, risultato poi (sonoramente) surclassato dal compagno di partito Mauro Piazza: tra i due leghisti è finita 7 a 4, con un voto andato anche a Anna Clara Bassani che ha così battuta l'altra lady del listino, la lecchese Cinzia Bettega rimasta a zero, come pure i Fratelli (coltelli) d'Italia Fabio Pio Mastroberardino e Giacomo Zamperini. Come si sarà capito, dunque - ed è il motivo per cui, a distanza di giorni, ci troviamo a commentare la serie di "anomalie" emerse dalla chiamata alle urne dei cittadini di Morterone - il primo partito in paese è risultato essere la Lega. Altra stranezza, in una Regione e in una Provincia, dove Fratelli d'Italia primeggia (come già aveva svettato anche poco più di 100 giorni prima alle politiche). Peccato che i meloniani nel borgo spesso alla ribalta nazionale per il suo primato in termini di esiguità della consistenza della popolazione, esprimano addirittura il sindaco mentre il Carroccio... sia stato defenestrato dalla Giunta per far spazio ad un esponente del Partito Gay, candidatosi per "provocazione" proprio nel paese più piccolo d'Italia, entrato in consiglio in minoranza e arrivato a esprimere un assessore dopo il "compromesso" sancito per evitare un contenzioso al TAR che avrebbe rischiato di mandare tutti a casa. A far notare la cosa Simona Nava, a nome di "Rinascita Morterone", riaccendendo la polemica contro l'insolito asse FdI-partito Gay, criticato (anche) sul piano del contributo dato, fino ad ora, al paese, abbandonato dagli esponenti politici del territorio e riuscito a ottenere contributo solo per il posizionamento di un numero di colonnine per la ricarica delle e-bike considerato sproporzionato rispetto ai potenziali fruitori del servizio.
"E non ultimo ricordiamo che all’incontro pubblico del 24.9.2022 (concesso solo dopo mesi di reiterate richieste) i cittadini chiedevano di indirne successivi con cadenza semestrale al fine di consentire ai membri dell’amministrazione comunale (quasi sempre assenti) di informare i residenti in merito al loro operato ed ai risultati ottenuti (fondi / bandi / progetti / strade etc...). Ebbene il primo semestre è ormai prossimo alla scadenza e pertanto attendiamo, con congruo
anticipo, l’indizione di un incontro (possibilmente di domenica) per il mese di marzo al quale invitiamo sin d’ora (oltre ai consiglieri comunali cittadini di Casargo e Crandola) i rappresentanti politici della Comunità Montana Valsassina, della Provincia di Lecco e della Regione Lombardia, soprattutto di Fratelli d’Italia e Lega".
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