Lecco, CAI Strada Storta: bella gita di scialpinismo al Piz Surgonda

Domenica 12 febbraio la Strada Storta (sottosezione del CAI Lecco) ha proseguito nella sua attività sociale con la seconda gita di scialpinismo alla scoperta della val d'Agnel (Julierpass – Engadina, Svizzera). La cima designata era il Piz Surgonda (3196 m), caratterizzato da una salita con ampi pendii e molto panoramica.



Anche in questa occasione ha aderito alla gita un gruppo di 16 persone, che si sono ritrovate alle 6.30 al parcheggio di via Caduti di Nassyria per dirigersi all’ospizio “La Veduta” sulla strada per Bivio (2200 m): un ottimo punto di partenza, dove gli scialpinisti hanno l’imbarazzo della scelta su quale cima raggiungere, il Compagnung, il 3001, il Piz d’Agnel e per continuare il Piz Surgonda.



Questa seconda escursione scialpinistica, proposta dal Consiglio della Strada storta in cerca di neve in ambienti alpini ben noti ma sempre magnifici e non troppo lontani da casa, ha alzato un pochino l’asticella rispetto alla precedente gita al monte Cazzola (val d’Ossola – Piemonte), richiamando gli appassionati degli sci con le "pelli" che non rinunciano all’uscita, anche se era stato specificato che l’escursione era caratterizzata da un dislivello di poco inferiore ai 1000 metri percorribili in un tempo stimato di 3 ore e mezza. E ancora una volta la salita con le "pelli" e la sciata in neve trasformata lungo i pendii del Piz Surgonda ha confermato e rafforzato nei partecipanti le sensazioni positive già provate al monte Cazzola.



Inoltre questa gita, classificata BS (per buon sciatore) e caratterizzata da un grande sviluppo e da una cima superiore ai 3000 metri, ha messo davanti agli occhi dei partecipanti, intensi frequentatori della zona, evidenti segni che manifestano i cambiamenti climatici ormai in atto, divenendo sempre più tangibili.



Uno è il lago di Sankt Moritz che a metà febbraio è solo parzialmente ghiacciato, mostrando sì gli strati superficiali del suo specchio d’acqua solidi, ma con un aspetto trasparente, come un vetro, che richiama l’attenzione per l’assenza della solita copertura nevosa. L’altro percepibile lungo il tracciato della gita riguarda l’inversione termica e l’azione del vento, poiché più si sale in quota più le temperature aumentano e il manto bianco si assottiglia rivelando le rocce.



Tutti gli scialpinisti del gruppo hanno raggiunto soddisfatti la sella (3160 m) tra la cima e l’anticima, e i più intrepidi si sono diretti a piedi verso la sommità del Piz Surgonda (3196 m), lungo una breve cresta sassosa scarsamente innevata.



Il programma delle attività sociali della Strada Storta, comunque, è appena iniziato. Prevista per domenica 26 febbraio una terza escursione di scialpinismo, con meta da programmare, seguita da una ciaspolata notturna in val Gerola il 4 marzo, e poi ancora con una gita intersettimanale l’8 che ha come obiettivo l’attraversata della Mer de Glace (ghiacciaio del monte Bianco) con gli sci.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.