Regionali/4, Fratelli d’Italia: exploit annunciato, 1° partito

Fratelli d'Italia
in politica sembra il Napoli in campionato. Paragoni calcistici a parte, utili anche ad alleggerire un'analisi di fredde statistiche, il successo di Fratelli d'Italia alle elezioni regionali appena terminate è stato clamoroso. In provincia di Lecco, il partito della premier Giorgia Meloni è passato dal 3.21% del 2018 al 23.33%, affermandosi nettamente come primo partito della coalizione. Eppure, Pontida è proprio qui vicino. Lo stesso granaio di voti leghisti, come la Valsassina, è stato scalfito da questo expolit: a Crandola Valsassina, per esempio, il partito della Meloni ha preso 39.09% dei voti contro il 32.73% della Lega. Fratelli d'Italia ha preso più del partito di Salvini anche a Castello di Brianza, Oggiono e Valmadrera, sede di storiche sezioni leghiste. Tuttavia, i dati dei comuni dimostrano anche come qualche argine alla marea di destra che ha coinvolto la provincia di Lecco, come tutta la regione, è stato possibile porlo. Sulle rive del lago sono più d'uno i casi in cui primo partito è stato il PD. Innanzitutto, il capoluogo, governato proprio dal centro sinistra. Qui il Partito Democratico, che candidava il vicesindaco Simona Piazza, ha battuto Fratelli d'Italia seppur di pochi decimi di punto. Il bottino di preferenze portato da Giacomo Zamperini, neoeletto consigliere regionale, non è stato sufficiente a far prevalere il partito della Meloni. Qualcosa di simile è accaduto ad Abbadia, casa di un altro candidato del PD, come Pietro Radaelli, dove la principale forza di opposizione ha battuto il partito della premier sempre di qualche decimo di punto. Più netta la vittoria dei dem a Cassago, dove Gian Mario Fragomeli è stato sindaco. Qui, infatti, il vantaggio dei dem è stato di ben 13 punti, 34.22% contro 21.76% per Fratelli d'Italia.

 

A.Bes.
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