Il network "merateonline" al fianco del collega Daniele De Salvo "indagato" per avere svolto il suo dovere di cronista

Anche il network merateonline esprime piena solidarietà al collega de ''Il Giorno'' Daniele De Salvo, amico di lunga data e già collaboratore di merateonline. Purtroppo negli anni il lavoro del cronista è diventato sempre più difficile e sempre più rischioso a causa di norme che comprimono il diritto di cronaca a dispetto dell'art.21 della Costituzione. Con la riforma Cartabia la situazione è degenerata al punto che anche ottenere una informazione e pubblicarla, come è dovere di ogni giornalista, può diventare motivo di una azione legale. Quindi sottoscriviamo il comunicato dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti e auspichiamo l'intervento diretto anche dell'Odg nazionale che, ai massimi livelli, è rappresentato da Angelo Baiguini, amico e collega da quarant'anni, abilissimo cronista proprio nei settori della "nera" e della giudiziaria.
INDAGATO UN CRONISTA DEL QUOTIDIANO IL GIORNO
PER AVER RACCONTATO GLI ESITI DI UN’AUTOPSIA

L’ennesimo cronista indagato per avere svolto il proprio dovere e avere raccontato i fatti. Questa volta la “mazzata” delle indagini preliminari cade sulla testa di Daniele De Salvo, cronista del Giorno che oggi, sull’edizione Alta Lombardia del quotidiano milanese, ha raccontato gli sviluppi del ritrovamento di una donna ripescata con la sua macchina dal Lago di Como qualche giorno fa. Il pezzo riporta brevemente quanto emerso nel corso dell’autopsia: acqua nei polmoni che rivela l’annegamento della vittima.
E oggi pomeriggio, improvvisamente, il collega è stato convocato al Comando della Sezione Carabinieri di Merate per la notifica dell’apertura di indagini preliminari nei suoi confronti disposte a fronte alla “pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale”.
“È sconvolgente dover registrare l’ennesimo atto di indagine nei confronti di un cronista che ha raccontato fatti” denuncia il presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini. “Se questi sono gli effetti della legge Cartabia che di fatto lascia ai magistrati la decisione di cosa sia notizia e cosa no, vuol dire che quella legge ha messo la parola fine alla cronaca, nera e giudiziaria. La legge va cambiata con urgenza. Il legislatore modifichi la norma per renderla più chiara e non utilizzabile dall’autorità giudiziaria per comprimere la libertà di stampa".
Per il sindacato lombardo dei giornalisti quanto sta accadendo è inaccettabile. Per questo non solo esprime solidarietà a Daniele De Salvo, ma si dichiara fin da ora pronto a sostenerlo in tutte le sedi a tutela del suo operato e a difesa del diritto costituzionale dei cittadini di essere informati.

 

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