Appropriazione indebita, chiesti 2 anni e 4 mesi per un amministratore di condominio
La sentenza è prevista per il prossimo 8 marzo. Si chiuderà dunque il giorno della festa delle donne il processo intentato nei confronti di un amministratore di condominio a processo con l'accusa di appropriazione indebita per l'ipotizzata malagestione di una serie di stabili disseminati prevalentemente in Alto Lago, tra Varenna, Perledo e Bellano. Quest'oggi per l'uomo - un 51enne originario di Cuneo, con studio, almeno al tempo dei fatti, a Milano - il viceprocuratore onorario Caterina Scarselli ha chiesto una condanna pari a 2 anni e 4 mesi, oltre a 800 euro di multa, sottolineando, a titolo d'esempio, la mancata corresponsione, per una palazzina, del dovuto per la fornitura dell'acqua per ben 8-10 anni, seppur la cifra in ballo fosse davvero minima, nell'ordine di 22 euro/anno. Bollate altresì come "confuse, come la sua contabilità" le dichiarazioni rese in Aula direttamente dall'imputato, dopo essersi sottratto al confronto chiesto dai querelanti una volta emersi i presunti ammanchi denunciati. Un comportamento, quest'ultimo, in qualche modo giustificato dal difensore che ha ricordato come il suo assistito ad un certo punto sia stato "sommerso di richieste di spiegazioni e minacce", da condomini che, a catena, si sarebbero messi a spulciare i conti sottolineando solo i segni meno e dunque le uscite, senza evidenziare altresì i più e dunque i versamenti effettuati dall'amministratore anche attraverso il sistema - pur discutibile - delle anticipazioni. In assenza – a suo giudizio – del dolo, l'avvocato ha chiesto l'assoluzione. Conclusione ovviamente di senso opposto per la parte civile e dunque per il legale nominato da due residenti del condominio Taceno a Bellano che, in autonomia, si sono insediati nel processo.
Il prossimo mese, come anticipato, la sentenza del giudice Martina Beggio.
Il prossimo mese, come anticipato, la sentenza del giudice Martina Beggio.