Omicidio di Germanedo: Antonello lascia il carcere, ok al trasferimento in comunità

Casa Abramo
Sarà Casa Abramo a ospitare Umberto Antonello. Lo ha stabilito il GIP del Tribunale di Lecco Salvatore Catalano, accogliendo la richiesta avanzata questa mattinata a margine dell'interrogatorio di garanzia dal difensore dell'anziano.
Se infatti il sostituto procuratore Pasquale Gaspare Esposito ha insistito per l'applicazione a carico dell'86enne della misura cautelare della custodia in carcere, l'avvocato Richard Martini ha proposto il trasferimento del suo assistito in una struttura più idonea ad accogliere un uomo così avanti con l'età, indicando per l'appunto Casa Abramo, realtà già sondata quanto a disponibilità ad ospitare l'ex ferroviere.
Del resto quella di via Montalbano è una comunità socio educativa maschile destinata per statuto anche a soggetti, italiano o stranieri, che "necessitano di una soluzione abitativa che consenta l’esecuzione penale in misura alternativa al carcere" come si legge nella carta dei servizi a cura della Società Cooperativa Sociale l'Arcobaleno che la gestisce, continuando ad alimentare un progetto nato nel lontano 1996 su intuizione di don Mario Proserpio, allora parroco del Caleotto e poi cappellano della casa circondariale di Lecco.
Proprio a Pescarenico, Antonello era stato condotto dopo l'interrogatorio reso lunedì mattina al PM titolare del fascicolo, nel corso del quale aveva ammesso le proprie responsabilità circa quanto accaduto solo qualche ora prima nell'abitazione condivisa con la moglie Antonia, trovata priva di vita dal figlio, allertato dallo stesso genitore con una telefonata nel cuore della notte per confessare l'uxoricidio.
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