Lecco: a processo per un ricatto hard, non si trovano. Caso chiuso (con una 'postilla')

Il Tribunale di Lecco
Irreperibili erano e irreperibili sono rimasti, tanto da portare il collegio giudicante del Tribunale di Lecco a emettere pronuncia di “non doversi procedere”, motivata dalla mancata conoscenza della pendenza da parte degli imputati. Si è chiuso così, senza entrare nemmeno nel vivo, il processo penale intentato nei confronti di due colombiani, assistiti d'ufficio dagli avvocati Arveno Fumagalli e Graziana Gatti. “Scottante” il fascicolo. Alla coppia di sudamericani è infatti ascritta una tenta estorsione a “sfondo sessuale” in danno ad un altro uomo, di nazionalità italiana, non comparso in Aula ne' all'udienza dello scorso 27 ottobre ne' alla seduta odierna, entrambe chiuse nel tempo di un amen, nel primo caso con un rinvio, nel secondo, per l'appunto, con la decisione del collegio, presieduto dalla dottoressa Bianca Maria Bianchi.
I tre coinvolti nella vicenda, nell'estate 2021, si sarebbero incontrati a Lecco: un appuntamento hot, con i due sudamericani che avrebbero anche procacciato dello stupefacente, ragione per la quale è ora contestata loro pure la cessione di droga.
Finita la “festa”, gli stranieri avrebbero preteso il saldo... del conto. Al rifiuto dell'altro avrebbero fatto pressione per ottenere denaro, arrivando, parrebbe, anche a “sequestrargli” i documenti.
L'italiano in ogni caso non ha ceduto: invece di pagare, avrebbe infatti optato per denunciare i due colombiani, spariti prima dell'apertura del procedimento a loro carico. Saranno considerati “ricercati” fino all'estate del 2046. Qualora entro tale termine dovesse venir loro notificato del processo lecchese, lo stesso verrà riaperto. Per ora, l'hanno “sfangata”.
A.M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.