Lecco: giovane bulgara a giudizio per aver borseggiato quattro donne al supermarket
L'istruttoria si completerà il prossimo 6 aprile quando - se non ci saranno intoppi - si potrà passare alla discussione e poi alla sentenza. Sarà infatti il giudice in ruolo monocratico Paolo Salvatore ad esprimersi sull'eventuale responsabilità penale di una donna bulgara, classe 1996, finita a processo con l'accusa (ancora tutta da dimostrare) di furto aggravato.
I fatti risalgono a poco meno di due anni fa, quando tra la fine di aprile e l'inizio di maggio erano stati messi a segno quattro borseggi ai danni di altrettante anziane presso il supermercato Carrefour di Via Roma, nel cuore di Lecco. Molto simile il modus operandi adottato: le donne venivano avvicinate da persone ignote che approfittando di un momento di distrazione, riuscivano a sottrarre dalle loro borse i portafogli contenenti denaro contante e carte di credito. Dopo la denuncia presentata dalle quattro vittime, la Squadra Mobile della Questura cittadina aveva dato il via alle indagini, analizzando i filmati del sistema di videosorveglianza del punto vendita.
Come ha spiegato stamani in Aula l'operante che si è occupato del caso, era stato possibile individuare fra i vari frammenti video, una donna che in quei giorni entrava ed usciva dal supermercato senza acquistare nulla. ''Era giovane e castana: il foulard che portava sul viso e le scarpe che indossava erano sempre quelli'' ha asserito in Aula il sovrintendente Melillo. Quest'ultimo, libero dal servizio, qualche giorno più tardi si è poi imbattuto per le vie di Lecco, nella ragazza; riconoscendola, l'ha tenuta d'occhio, facendo avvicinare in ausilio una volante di colleghi. ''Aveva un atteggiamento molto nervoso e non sapeva spiegare perchè si trovasse nella nostra città'' ha aggiunto, spiegando di averla accompagnata in Questura per identificarla. L'analisi dei tabulati telefonici delle sim contenute nel telefono che portava con sè - operazione illustrata stamani in aula da un altro poliziotto - ha consentito agli operanti di confermare la presenza dell'imputata a Lecco nei giorni in cui sono stati consumati i quattro furti ai danni di altrettante anziane (di cui una nel frattempo deceduta).
Terminata l'escussione dei due operanti il dr.Salvatore ha aggiornato l'udienza ad aprile, accogliendo la richiesta del vpo Caterina Scarselli, di escutere come testimone il commesso del negozio dove la donna avrebbe tentato (invano) di pagare un acquisto utilizzando il bancomat sottratto ad una delle vittime. Una deposizione che potrebbe fornire elementi utili al giudice nel formulare poi la propria sentenza.
I fatti risalgono a poco meno di due anni fa, quando tra la fine di aprile e l'inizio di maggio erano stati messi a segno quattro borseggi ai danni di altrettante anziane presso il supermercato Carrefour di Via Roma, nel cuore di Lecco. Molto simile il modus operandi adottato: le donne venivano avvicinate da persone ignote che approfittando di un momento di distrazione, riuscivano a sottrarre dalle loro borse i portafogli contenenti denaro contante e carte di credito. Dopo la denuncia presentata dalle quattro vittime, la Squadra Mobile della Questura cittadina aveva dato il via alle indagini, analizzando i filmati del sistema di videosorveglianza del punto vendita.
Come ha spiegato stamani in Aula l'operante che si è occupato del caso, era stato possibile individuare fra i vari frammenti video, una donna che in quei giorni entrava ed usciva dal supermercato senza acquistare nulla. ''Era giovane e castana: il foulard che portava sul viso e le scarpe che indossava erano sempre quelli'' ha asserito in Aula il sovrintendente Melillo. Quest'ultimo, libero dal servizio, qualche giorno più tardi si è poi imbattuto per le vie di Lecco, nella ragazza; riconoscendola, l'ha tenuta d'occhio, facendo avvicinare in ausilio una volante di colleghi. ''Aveva un atteggiamento molto nervoso e non sapeva spiegare perchè si trovasse nella nostra città'' ha aggiunto, spiegando di averla accompagnata in Questura per identificarla. L'analisi dei tabulati telefonici delle sim contenute nel telefono che portava con sè - operazione illustrata stamani in aula da un altro poliziotto - ha consentito agli operanti di confermare la presenza dell'imputata a Lecco nei giorni in cui sono stati consumati i quattro furti ai danni di altrettante anziane (di cui una nel frattempo deceduta).
Terminata l'escussione dei due operanti il dr.Salvatore ha aggiornato l'udienza ad aprile, accogliendo la richiesta del vpo Caterina Scarselli, di escutere come testimone il commesso del negozio dove la donna avrebbe tentato (invano) di pagare un acquisto utilizzando il bancomat sottratto ad una delle vittime. Una deposizione che potrebbe fornire elementi utili al giudice nel formulare poi la propria sentenza.
G.C.