ASST Lecco, sindacalista a giudizio per un volantino: ''ero in ferie, non l'ho diffuso io''
L'ospedale di Merate
Quanto al contenuto dello scritto, l'imputato ha ricordato come nell'estate 2019 si stesse vivendo un periodo difficile, con il personale in stato d'agitazione. In tale contesto era stato notiziato - ricevendo in forma anonima il ritaglio di una determina - di alcune spese sostenute dalla direzione, giudicate inaccettabili in tempi di vacche magre, visti anche i no ricevuti dinnanzi a richieste per presidi e ausili per assicurare maggiore sicurezza ai lavoratori. Criticate in particolare, nel testo, le spese per una poltrona (acquistata dal predecessore del dottor Favini), per alcuni lavori presso la direzione, per la realizzazione di una sala fumatori e per l'affitto del parcheggio di via Nassiriya, giudicato "scomodissimo e non sicuro", con un invito allo sciopero quale chiosa. A precisa domanda del giudice Giulia Barazzetta, Foschini ha ammesso di non aver preso provvedimenti una volta rientrato dalle ferie, messo al corrente del volantino. Sentita una carrellata di testimoni, inclusa anche l'ex caposala di ortopedia Giuditta Pacchiarini, la causa è stata aggiornata per la discussione finale al prossimo 17 aprile.