In Tribunale il racconto degli ''abusi'' che una ragazzina avrebbe subito dal fratello
Poco più che bambina si è trovata a dover raccontare degli abusi che avrebbe subito (il condizionale è d'obbligo vista la delicatezza della situazione) dal fratello maggiore.
La vicenda ieri mattina è finita all'attenzione del Tribunale di Lecco in composizione collegiale (presieduto dal giudice Paolo Salvatore a latere dei colleghi Martina Beggio e Gianluca Piantadosi), al cospetto del quale il giovane, all'epoca dei fatti appena maggiorenne, deve difendersi dall'accusa di violenza sessuale nei confronti della sorella tutt'ora minorenne.
I fatti contestati dalla Procura sarebbero avvenuti tra il 2019 e il 2020 nel territorio dell'alto lago, dove i due fratelli di origini africane risiedono con la loro famiglia.
La ragazzina di appena 13 anni è stata sentita in modalità protetta dal solo presidente del collegio Paolo Salvatore, cui ha avuto modo di raccontare delle occasioni in cui il fratello maggiore l'avrebbe ripetutamente palpeggiata sulle cosce e sul seno. Una testimonianza durata per più di due ore, resa dalla giovanissima anche alla presenza dell'avvocato Lorella Castagna del foro di Lecco in qualità di procuratore speciale nominata dal sindaco del Comune di residenza che ora l'ha in carico.
Il nucleo famigliare era già noto ai servizi sociali dell'ente locale, da cui era seguito fin dall'arrivo in Italia.
In primavera il procedimento penale proseguirà - sempre a porte chiuse - con la fase istruttoria e l'escussione dei testimoni della pubblica accusa, quindi toccherà all'odierno imputato (difeso dall'avvocato Agnese Massaro del foro di Lecco) raccontare la propria versione dei fatti.
La vicenda ieri mattina è finita all'attenzione del Tribunale di Lecco in composizione collegiale (presieduto dal giudice Paolo Salvatore a latere dei colleghi Martina Beggio e Gianluca Piantadosi), al cospetto del quale il giovane, all'epoca dei fatti appena maggiorenne, deve difendersi dall'accusa di violenza sessuale nei confronti della sorella tutt'ora minorenne.
I fatti contestati dalla Procura sarebbero avvenuti tra il 2019 e il 2020 nel territorio dell'alto lago, dove i due fratelli di origini africane risiedono con la loro famiglia.
La ragazzina di appena 13 anni è stata sentita in modalità protetta dal solo presidente del collegio Paolo Salvatore, cui ha avuto modo di raccontare delle occasioni in cui il fratello maggiore l'avrebbe ripetutamente palpeggiata sulle cosce e sul seno. Una testimonianza durata per più di due ore, resa dalla giovanissima anche alla presenza dell'avvocato Lorella Castagna del foro di Lecco in qualità di procuratore speciale nominata dal sindaco del Comune di residenza che ora l'ha in carico.
Il nucleo famigliare era già noto ai servizi sociali dell'ente locale, da cui era seguito fin dall'arrivo in Italia.
In primavera il procedimento penale proseguirà - sempre a porte chiuse - con la fase istruttoria e l'escussione dei testimoni della pubblica accusa, quindi toccherà all'odierno imputato (difeso dall'avvocato Agnese Massaro del foro di Lecco) raccontare la propria versione dei fatti.
F.F.