Lecco, regionali: l'endorsement degli on. Osnato e Malagola per Zamperini, con Boscagli al tavolo

Due deputati e un “collega” consigliere comunale, eletto con altra lista, oltre ad un ex sindaco e ad un europarlamentare: tavolo di peso quello schierato da Giacomo Zamperini per l'incontro ospitato questa sera a Palazzo Falck, nel cuore di Lecco, nell'ambito della (lunga) campagna elettorale intrapresa in vista delle Regionali del prossimo 12 e 13 febbraio.

Giacomo Zamperini

“Lombardia? I care! - Il voto nel cambiamento d'epoca, un rinnovato cammino per Città e Regione”: questo il titolo dell'iniziativa, con relatori gli onorevoli Lorenzo Malagola e Marco Osnato, rispettivamente segretario della Commissione Lavoro e presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati. Al loro fianco Pino Pogliani, alla testa di Lecco dal 1993 al 1997 e il deputato al Parlamento Europeo Pietro Fiocchi, da poco coordinatore provinciale del partito di Giorgia Meloni, motore trainante della coalizione di centrodestra che punta alla riconferma di Attilio Fontana quale governatore regionale.
Moderatore Filippo Boscagli, rappresentante di “Lecco Ideale” a Palazzo Bovara, riferimento di CL in città. “Il primo punto è l'amicizia che mi lega a "Zampe"” risponde, a esplicita domanda, motivando la sua presenza tra i “Fratelli”. “Abbiamo fatto 15 anni di consiglio comunale insieme (con alcune pause in mezzo, ma più o meno l'ordine di grandezza è quello). Poi i relatori al tavolo, con i quali personalmente ho condiviso molto: con Lorenzo Malagola (che per molti di noi è Lollo) - oltre alle campagne elettorali - abbiamo fatto rappresentanza studentesca universitaria dal 2004 (eravamo membri dello stesso organismo) mentre Marco Osnato, da sempre, è un punto di riferimento per il centrodestra lombardo. Quindi a me viene piuttosto naturale essere qui, poter condividere un discorso e un percorso politico insieme a loro”.

Filippo Boscagli

Al perché accordare la preferenza proprio a Giacomo Zamperini, tra i quattro esponenti di Fratelli d'Italia in lista, risponde invece Osnato: “tutti e quattro i candidati sono assolutamente rappresentativi del territorio, della realtà sociale e economica di Lecco. Sono tutti meritevoli di essere votati. Poi chi oggi è qui, per una questione di affinità, per una questione di antica militanza, per una questione di amicizia e affetto, ritiene che il lavoro fatto negli anni sul territorio e nelle amministrazioni da parte di Giacomo Zamperini sia meritevole di avere il nostro supporto. Il che non vuol dire che biasimiamo gli altri candidati. Ma se dovessimo scegliere noi, voteremmo Giacomo Zamperini”. Un vero e proprio endorsement collegiale, insomma.

Marco Osnato

Lorenzo Malagola

“E' il tempo che uno dedica alla politica che lo rende differente rispetto ad altri” sostiene, allargando il discorso, il diretto interessato. “Come  il Piccolo Principe parlava alla sua rosa e la sua rosa era speciale per lui perché poteva dedicargli del tempo, così la mia azione politica è differente perché dedico molto tempo alle persone e all'ascolto. Il tempo che uno dedica alla gente è per me ciò che fa la differenza”. Non a caso, su tutti i suoi volantini elettorali Zamperini ha fatto stampare anche il suo numero di cellulare. Per essere rintracciabile, ora e nei prossimi cinque anni, per ricevere segnalazioni, richieste e proposte.

Pietro Fiocchi

Pino Pogliani

Come già altri sfidanti di tutti gli schieramenti, anche “Zampe” pone la sanità in testa ai temi da affrontare. “Stiamo affrontando una campagna che va dal piccolo borgo alla grande città. Ci sono comuni dove non c'è più il medico di base. Il tema della prossimità in sanità è importantissimo. Le persone si sentono sole ma, soprattutto quelle anziane, non possono essere lasciate sole. Non c'è una ricetta magica o una bacchetta di Harry Potter che può risolvere il problema. Bisogna intervenire con intelligenza e lungimiranza, dall'abolizione del numero chiuso alla facoltà di medicina al ridare al medico di base una certa dignità. Oggi i dottori di famiglia hanno le incombenze del libero professionista e tutte le "scocciature" del dipendente pubblico, sono pagati pochissimo e gli si rende la vita complicatissima (per andare in vacanza, per esempio, devono trovarsi loro un sostituto...). Bisogna intervenire sulla prossimità della medicina da una parte e dall'altra ottimizzare anche il rapporto con le strutture. Io mi chiedo perché nel 2023 parliamo di digitalizzazione e di semplificazione, ma per prenotare un esame uno deve andare ancora fisicamente a prendere il bigliettino al totem... Ci sono tante cose da fare per migliorare la situazione subito, poi bisogna investire risorse perché in tema sanità - che a noi non interessa se fatta da una struttura privata o pubblica - alla gente è il servizio che viene offerto che interessa. Deve essere dignitoso, efficace, puntuale. Uno non può aspettare 6 mesi per accedere a un esame o 48 ore per essere visitato in pronto soccorso”.

Pensando alla Provincia di Lecco, l'aspirante consigliere regionale si concentra su una “chicca un po' più territoriale”: la sicurezza su strade e treni. Citando i tre incidenti mortali che nel recente passato si sono verificati tra meratese e casatese, il dirigente di Fratelli d'Italia richiama alla possibilità di Regione Lombardia di intervenire, “con un co-finanziamento per le infrastrutture che servono, dalla rotonda al passaggio pedonale illuminato meglio”.
Invoca poi provvedimenti analoghi a quelli già adottati per la provincia di Sondrio, con “risorse importantissime, 8 milioni di euro” destinate alla messa in sicurezza dei passaggi ferroviari, oltre alle dovute attenzioni in termini di tranquillità a bordo dei convogli e nelle stazioni, argomenti che ben conosce avendo lavorato proprio con l'assessore regionale alla partita.
Il tutto senza perdere di vista le “cose piccole. Se uno non sa risolvere il piccolo problema - dalla viabilità, al trasporto pubblico locale al tema della casa - perde in partenza le sfide più complicate. Quindi bisogna essere concreti e utilizzare il buon senso in politica, che è forse la cosa che manca di più”.
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