Calolzio-Malgrate: merce 'tarocca' in vendita, cinese a processo

Avrebbe rivenduto nei propri negozi giocattoli contraffatti: è questa l'accusa con cui una donna di origine cinese è finita al banco degli imputati del Tribunale di Lecco. L'odierna imputata, difesa in aula dall'avvocato Andrea Fumagalli del foro di Lecco, dovrà rispondere del reato di ricettazione.
A raccontare al giudice Giulia Barazzetta in merito alle indagini svolte, è stato il testimone di polizia giudiziaria (all'epoca in servizio presso il nucleo di polizia economico finanziaria di Lecco), chiamato dalla pubblica accusa (oggi nella persona del vpo Mattia Mascaro) a ricostruire la vicenda.
A seguito di un normale controllo, prima nel negozio di Calolziocorte e poi nel punto vendita di Malgrate (entrambi di proprietà dell'odierna imputata) ben due partite di giocattoli con marchio CE contraffatto sarebbero state sottoposte a sequestro a gennaio 2015.
“Uno specchietto per le allodole di bassa fattura” ha dichiarato in aula il maresciallo della guardia di finanza, che ad un primo impatto visivo si sarebbe accorto del marchio “taroccato” e della mancanza di qualsiasi riferimento all'importatore.
Il giudice ha rinviato al prossimo 17 aprile per la chiusura della fase istruttoria e la discussione.
F.F.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.