Lecco, Valsecchi: finanziamenti del PNRR, per la Corte dei Conti ballano 7 milioni di €

Corrado Valsecchi
La Corte dei Conti nella sua “Relazione sui progetti del PNRR del Comune di Lecco” mette in guardia quest’ultimo per via di uno scostamento rilevato tra i dati forniti dall’ente nel corso delle istruttorie e le informazioni presenti sulla banca dati ReGiS, ovvero la base informatica ufficiale per gli interventi del PNRR stesso.
Si tratta di un controllo realizzato nell’ambito del processo di monitoraggio sulla realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza stabilito dalla legge, per assicurarsi che tutti i progetti finanziati procedano nei tempi previsti. In quanto “soggetto attuatore” di uno o più progetti finanziati dal PNRR, il Comune risulta responsabile degli adempimenti amministrativi connessi alla realizzazione dei progetti; deve realizzare gli interventi nel rispetto delle norme vigenti e delle regole specifiche stabilite; è responsabile delle attività connesse alla gestione, monitoraggio, controllo amministrativo e rendicontazione delle spese sostenute durante le fasi di attuazione. Ed è tutto questo che la Sezione regionale di controllo per la Lombardia ha verificato con la sua attività di ricognizione avviata nel mese di marzo dello scorso anno.

L’istruttoria si è basata sui dati trasmessi dal Comune di Lecco aggiornati al 31 ottobre 2022 e su quanto, appunto, caricato su ReGis al primo dicembre 2022, prendendo in considerazione gli interventi gestiti direttamente da Palazzo Bovara in qualità di soggetto attuatore, cioè quelli che hanno una ricaduta finanziaria effettiva sul bilancio dell'ente e quelli la cui gestione è sotto il suo diretto controllo.
“Il Comune, in qualità di soggetto attuatore, è tenuto a verificare la correttezza delle informazioni che vengono alimentate su ReGiS, sia direttamente sia indirettamente attraverso l’inserimento dei dati nei sistemi informatici locali (ad esempio BDAP) - ricordano i giudici estensori della deliberazione - La ricognizione degli interventi del Comune è preordinata ad accertare anche che le informazioni raccolte con l’attività istruttoria siano coerenti con le informazioni ricavabili dalla piattaforma ReGiS che costituirà la base informativa su cui vertono le varie fasi di attuazione del piano fino alla rendicontazione finale”.

Quello che, incrociando i dati, la sezione ha potuto accertare, stando alla Relazione stessa, è che il Comune di Lecco è soggetto attuatore di una Missione (M5 Inclusione e coesione) riferita a un solo intervento e di quattro progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale (La Piccola, la riqualificazione lungolago, Villa Manzoni e la riqualificazione dell’area esterna agli Istituti Bovara e Bertacchi) per un ammontare complessivo di 11.503.807,92 di euro. L’amministrazione centrale di riferimento per questi finanziamenti è il ministero dell’Interno a cui Palazzo Bovara dovrà rendicontare i risultati secondo il cronoprogramma che prevede il loro completamento entro il 30 giugno 2026.

Un aspetto molto importante, come accennato, riguarda il monitoraggio sullo stato di attuazione di questi progetti il quale dovrebbe contenere una sezione con le informazioni sullo stato degli affidamenti (gare avviate o concluse), con riferimento alle attività calendarizzate per il 2022. “I dati forniti dal Comune nel corso delle istruttorie, l’esame del sito del Comune sezione ‘Bandi di gara e contratti’, della banca dati Anac e della banca dati ReGiS non consentono di dare una risposta esaustiva ai fini del presente monitoraggio” scrive la Corte dei Conti. Inoltre viene segnalato un importante scostamento di sette milioni tra quanto comunicato dal Comune e quanto indicato in ReGis dove l’importo dei progetti riferibili al Comune di Lecco è di 18.919.984 euro. “Si invita l’Ente locale ad attivarsi per la correzione delle difformità riscontrate su ReGiS al fine di consentire un accurato e completo monitoraggio, indispensabile per lo stesso Ente locale, per le Amministrazioni centrali e per la Corte dei conti” concludono i giudici.

“Va bene usare toni trionfalistici sul recupero delle risorse da parte del Comune ma poi bisogna ottemperare, seguire le procedure, evadere le prescrizioni - commenta Corrado Valsecchi, capogruppo consiliare di Appello per Lecco - La relazione della Corte dei Conti non è per nulla lusinghiera e mette in allerta il Sindaco di Lecco ricordandogli che sugli oltre 18 milioni euro assegnati per i progetti solo 11 milioni sono stati pubblicati sulla piattaforma ministeriale. Il rischio è di perdere i soldi se non si interviene immediatamente, come purtroppo si è verificato con il DUC o per i finanziamenti del lungolago. Come consigliere comunale sono molto allarmato da questa relazione e voglio mettere in guardia tutti gli amministratori perché sarebbe inammissibile qualsiasi ‘vuoto di memoria’ che potrebbe pregiudicare il buon esito dei finanziamenti. Prevenire è meglio che curare”.

Da Palazzo è stata già anticipata una precisazione tecnica, attesa però per domani mattina. Nel mentre è stato reso noto che " le informazioni cui fa riferimento il consigliere Valsecchi riguardano azioni routinarie di monitoraggio da parte degli Enti preposti, previste dal PNRR per tutti i soggetti beneficiari.  L’aggiornamento delle banche dati avviene progressivamente man mano che si beneficia di contributi e, pertanto - nei termini previsti e con le consuete procedere ordinarie gli uffici comunali - si effettuano tutti gli adempimenti prescritti. È importante, infine, specificare che i fondi PNRR, al contrario di quanto riportato, non sono assolutamente a rischio per il Comune di Lecco".
M.V.
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