GFE Lecco: il 29 un dibattito pre-elettorale con tre candidati

Domenica 29 gennaio la sezione della Gioventù Federalista Europea di Lecco organizza un dibattito pre-elettorale con i candidati under 30 del del territorio delle tre coalizioni che si presentano alle Regionali del 12 e 13 febbraio. L’evento prenderà il via alle 17.00 e si svolgerà presso la Sala Civica di via Seminario 39.
Saranno presenti Eleonora Lavelli (in corsa con Azione a supporto di Letizia Moratti Presidente), Pietro Radaelli (Partito Democratico per Pierfrancesco Majorino Presidente) e Giulia Turato (Fratelli D’Italia per Attilio Fontana Presidente). L’incontro sarà introdotto e moderato dalla Segretaria della Sezione GFE Lecco Debora Striani.
"Ad oggi - commentano gli organizzatori - questo ci risulta essere l’unico confronto pre-elettorale sul nostro territorio che vedrà coinvolte tutte le coalizioni. Come associazione politica non partitica, la GFE promuove da anni il dibattito democratico fra gli schieramenti, in particolare sui temi del progresso e dell’integrazione Europea e sovranazionale. Anche il 29 gennaio cercheremo di portare il dibattito sui temi che ci sono cari (il futuro dell’Unione, le politiche per i giovani, i trasporti, la sostenibilità ambientale) senza però dimenticare altre tematiche di attualità come il conflitto in Ucraina, la crisi energetica, il ritorno dell’inflazione, la sanità. Il dibattito sarà quindi imparziale in quanto la GFE rivendica la propria natura apartitica e indipendenza e autonomia da qualsiasi formazione".
La conclusione dell'evento è prevista per le 18.30.



La Gioventù Federalista Europea (GFE) è il gruppo giovanile del Movimento Federalista Europeo (MFE). Il Movimento Federalista Europeo è stato fondato a Milano nel 1943 da Altiero Spinelli insieme ad un gruppo di antifascisti che aveva individuato nella battaglia per la creazione della Federazione europea, cioè degli Stati Uniti d’Europa, lo scopo prioritario della lotta politica per affermare stabilmente nel Vecchio continente la pace, la libertà, la democrazia e la giustizia sociale.
Il MFE non è né un partito né un semplice gruppo di pressione. La sua lotta segue la linea tracciata dal Manifesto di Ventotene (1941). Il MFE vuole unire e non dividere le forze favorevoli all'unità europea e, per garantirsi l’autonomia culturale, politica, finanziaria ed organizzativa, basa la sua esistenza sull'autofinanziamento e sul lavoro volontario dei militanti. Sul piano della lotta politica, il MFE rifiuta la violenza come metodo di lotta politica. Battendosi per la creazione di un nuovo assetto di potere in Europa e non per conquistare dei poteri esistenti, esso non partecipa alle elezioni, né rappresenta interessi corporativi o stabilisce discriminanti ideologiche. Il MFE rivendica un ruolo costituente del popolo federale europeo e “conduce la sua lotta per la federazione europea, o per il suo primo nucleo aperto a tutti gli Stati che non abbiano partecipato alla sua costituzione, nel quadro dell’Unione Europea dei Federalisti (UEF), di cui costituisce la sezione italiana, e la sua lotta per gli altri obiettivi intermedi e per il suo obiettivo finale nel quadro del Movimento Federalista Mondiale (WFM), di cui costituisce la sezione italiana” (Art. 2 dello Statuto). Attualmente il MFE conta più di 90 sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale.
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