Lecco: presentato il nuovo lungolago, per la minoranza solo 'manutenzione straordinaria'
Presentato mercoledì sera alla commissione seconda il progetto definitivo per la riqualificazione del lungolago lecchese. “Un intervento strategico e caratterizzante della nostra proposta politica - ha detto il sindaco Mauro Gattinoni - che va a dare a una delle tre piattaforme fondamentali della città elementi di rilancio e competitività”.
Quello presentato questa sera è un lavoro frutto di una mediazione tra la proposta che aveva vinto il concorso di idee e le risorse economico-finanziarie a disposizione e che ha quindi sacrificato alcuni elementi come la piscina galleggiante e la gradinata a lago. “Il passaggio dal concorso di idee al progetto definitivo ha portato a fare le scelte più praticabili e funzionali compatibili con i soldi che abbiamo: i 6,7 milioni di euro dal Pnrr, il milione messo dalla Regione e i 2,2 di risorse proprie del Comune - ha aggiunto Gattinoni - Per stare in questi dieci milioni abbiamo fatto scelte che hanno il pregio di mantenere la caratterizzazione del lungolago rendendolo fruibile e versatile e di privilegiare l’asse della percorribilità guadagnando spazio a favore del flusso. È questo un passaggio importante che avrà un impatto decisivo per la capacità di volano che tutto il fronte lago potrà assumere per la città”.
Alla Malpensata, dove la strada è più larga, verrà creata un’ulteriore fascia verde che separerà la strada dalla pista ciclabile. Previste poi stazioni di parcheggio per le biciclette e postazioni di ricarica e manutenzione delle e-bike con quattro “box service”. Sono stati predisposti anche gli allacciamento per l’installazione di nuovi chioschi in alcuni luoghi strategici come piazza Stoppani, parco Martiri delle foibe e il lungolago Battisti. Per quanto riguarda l’illuminazione per ora l’unico intervento previsto è la sostituzione delle teste palo con nuovi apparecchi a led che garantiscono un risparmio energetico. Per quanto riguarda la viabilità sarà intensificata la presenza di fermate dell’autobus, prevedendone una in faccia all’altra, e creati piccoli hub riconnessi con l’imbarcadero e la stazione, sul lungo Lario Isonzo si toglierà una delle due corsie “doppie” per migliorare la connessione con la ciclopista.
Per quanto riguarda la parte Sud - come accennato - gli interventi saranno più leggeri e semplici e andranno nella direzione di una ridefinizione dell’identità di alcuni spazi, così da migliorare la ciclopista che già c’è.
Emilio Minuzzo di Forza Italia ha invece chiesto “che fine hanno fatto i dieci chilometri di esperienze? Erano state fatte promesse megalomani e non mantenibili, adesso si vuol far passare un intervento di manutenzione per una cosa straordinaria e si dice che si fa un servizio alla città. È un grosso cambio di visione e di prospettiva, mi auguro non diventi come il nuovo municipio”.
Anche Giacomo Zamperini lo ha definito un “esempio lampante di promessa da cui si torna indietro. Il libro dei sogni e il cambio di passo si è scontrato con la realtà come successo per altri mille progetti”.
Peppino Ciresa ha invece denunciato che il progetto “dimentica le Caviate” e si è detto preoccupato per i posteggi che verranno tolti: “diamo un altro colpo alla nostra viabilità”.
Andrea Conti, Lega, ha chiesto conto delle tempistiche e di come verrà gestito il cantiere.
Anna Sanseverino ha parlato di “una giornata importante per quello che è il biglietto da visita della città”, mentre Saulo Sangalli ha giudicato gli interventi dell’opposizione come una “polemica politica sterile che mi rattrista. La connessione tra lago e tessuto urbano, la strada che diventa parte del lungolago con i pedoni che salgono in gerarchia sono coerenti con le linee strategica della ‘Lecco bella’ e se chiamiamo questo progetto una manutenzione straordinaria diciamo una cosa non vera che non rispetta il lavoro fatto”.
Anche l’assessore ai Lavori pubblici Maria Sacchi ha detto di confidare che “le considerazione scettiche che trascendono la contezza del reale e la bontà del progetto presentato troveranno in futuro la soddisfazione di tutti i presenti una volta realizzato l’intervento”. Non sono stati invece ipotizzati i tempi che saranno descritti nel cronoprogramma previsto dal progetto esecutivo che sarà affidato dopo che la conferenza dei servizi avrà approvato il definitivo presentato in commissione.
Manuela Valsecchi