Introbio celebra Sant'Antonio, rinnovando il rito della benedizione degli animali

Introbio quest'oggi celebra il proprio patrono, Sant'Antonio. La comunità, in mattinata, si è ritrovata in chiesa ad ascoltare la riflessione proposta per l'occasione dal parroco don Marco Mauri, soffermatosi in particolare sull'esperienza vissuta in solitaria dall'Abate al centro dei festeggiamenti.

Un santo che da giovane, "ha venduto tutti i suoi averi e si è ritirato nel deserto, andando via dalla città per raggiungere un posto dove c'era solo lui perché ispirato da Dio, seguendo questa vocazione ricevuta direttamente da Lui. Antonio ha risposto "sì" alla chiamata" ha ricordato il celebrante, dinnanzi a una nutrita schiera di fedeli, aggiungendo poi come nella solitudine Antonio abbia trovato il Signore, attirando a sé chi ha lasciato la città per andare da lui, senza fare iniziative grandiose. "Quando uno trova Gesù non rimane mai solo" la chiosa di don Marco, sottolineando altresì l'importanza di non "lasciarci travolgere dagli eventi ma di amare Gesù sopra ogni cosa, seguendo l'esempio di Sant'Antonio".

Da qui la preghiera, per essere più vicini a Dio, diventando suoi amici: "Signore fa che io ti ami con tutto il cuore sopra ogni cosa".

Al termine della funzione religiosa, il prevosto ha impartito la benedizione - prima di gruppo e poi individuale - ai tanti, grandi e piccini, che si sono radunati all'esterno della Chiesa, nonostante il clima rigido e la ripresa della neve, con i loro d'animali d'affezione o da cortile, rinnovando una tradizione secolare.

Presenti anche il vicesindaco Fabio Brini in fascia tricolore e alcuni consiglieri in rappresentanza dell'amministrazione comunale.
M.A.
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