Varenna, i Civici alla Provincia: perché vendere la 'villetta' anziché valorizzarla in chiave ricettiva?

I Civici vogliono vederci chiaro. Antonio Rusconi ieri sera, in apertura del consiglio provinciale, ha chiesto – con un question time, riprendendo poi il discorso in sede di adozione del DUP e del bilancio di previsione – spiegazioni all’amministrazione Hofmann circa la decisione di alienare la così detta “Casa di Fiumelatte in Varenna”, il rudere, parte del compendio di Villa Monastero messo in vendita da Villa Locatelli.
Considerazioni le sue che muovono dai risultati stessi conseguiti dalla Casa museo, bene, con il suo parco, sempre più apprezzato dai visitatori, su cui la stessa Provincia ha scelto di investire candidandolo a bandi che hanno portato ad ottenere importanti risorse per la riqualificazione (con i lavori, prossimi a partire, oggetto di una conferenza stampa indetta proprio per domani dall’Ente).

La villetta di Fiumelatte in vendita. Nel riquadro il consigliere Antonio Rusconi

“E’ di questi giorni il report 2022 dei risultati, ancora una volta positivi ed in forte crescita, dei turisti/visitatori del nostro compendio di Villa Monastero. Un plauso alla dott.sa Ranzi ed a tutti i collaboratori della Provincia che hanno contribuito a questo risultato, così come alla struttura tecnica dell’ente che si appresta peraltro a realizzare importanti lavori di riqualificazione della Villa e del Giardino Botanico” ha esordito dunque Rusconi. “L’evidenza di questi due fatti positivi mi fa sorgere ancora più di una perplessità, che non escludo possa trasformarsi in dissenso, all’operazione di cessione di una parte, pur “residuale” del bene.  E’ pur vero che questo Consiglio, in una delle sue prime sedute, aveva approvato un anno fa l’indirizzo di valorizzare il bene (quando abbiamo approvato il bilancio ed i suoi allegati): ma mi chiedo se la cessione della proprietà da parte della Provincia sia il modo migliore di raggiungere questo risultato, depauperando definitivamente il compendio di una porzione, certo non così blasonata, ma ricca di potenzialità. Mi riferisco alla possibilità, ad esempio, di ricavare in questo come negli edifici adiacenti spazi di soggiorno, in una realtà come quella di Varenna, perla sì del lago ma come noto in sofferenza di recettività. Magari  formule più dinamiche di rapporto con il privato, previste dalle normative,  potrebbero aiutarci a raggiungere il risultato senza fare un pericoloso  spezzatino della proprietà pubblica del compendio più blasonato sulla sponda orientale del Lago. Chiedo anche di conoscere se nell’atto di acquisto del bene dal CNR, in una operazione strategica per il territorio effettuata tra il 2008 ed il 2009 e di cui va dato merito della lungimiranza degli allora amministratori, non ci sia qualche vincolo ulteriore in proposito, oltre a quello storico-artistico”.
Nel concreto, tutto ciò premesso, l’esponente dei Civici ha domandato dunque di avere copia del contratto di acquisto del compendio e che venga dedicato al tema una riunione della conferenza capigruppo sia per acquisire ulteriori elementi informativi che per una valutazione conseguente.
Come da sua facoltà, la presidente Hofmann si è riservata di rispondere al consigliere nella prossima seduta.
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