Lecco: annullata l'assemblea con ospiti di Renzo e Lucio e del FFF, protesta al Liceo Grassi

Alunni del Liceo Grassi in sciopero nella mattinata odierna. L'astensione dalle lezioni - su base chiaramente volontaria - è stata proclamata a seguito del decreto con cui ieri la dirigente scolastica Carmela Merone ha annullato l'assemblea d'istituto prevista per quest'oggi. Un'assemblea che, nelle intenzioni dei proponenti, avrebbe dovuto trattare (anche) temi quali i diritti della comunità LGBTQIA+ e la tutela dell'ambiente, lasciando spazio dunque (anche) a relatori esterni con il coinvolgimento dell'associazione lecchese Renzo e Lucio nonché degli esponenti di Friday For Future.

I cv degli "esperti" invitati dai ragazzi sono arrivati però con (colpevole) ritardo rispetto alla deadline stabilita dal Consiglio d'Istituto, trasmessi soltanto nella serata del 15 alla vicepresidenza. Un errore, ammesso dagli stessi promotori, posto alla base della decisione della dirigente di fermare tutto, con la professoressa Merone quest'oggi uscita personalmente dai cancelli del plesso per spiegare ai ragazzi "in protesta" le proprie ragioni, in un confronto bruscamente interrotto - senza addivenire a una chiosa comune - con un "ora torno a lavorare" accolto tra i fischi dai giovani studenti, per nulla convinti dalle motivazioni snocciolate dalla preside per giustificare un "niet" che parrebbe muovere anche dalle considerazioni espresse da un docente poi condivise da altri colleghi. Nella versione fornita dagli alunni, il professore, oltre ad aver giustamente evidenziato la mancata consegna per tempo dei CV dei relatori, avrebbe chiesto di affiancare agli stessi una "controparte" per non affrontare i temi ascoltando una sola campana.

"Come è possibile fornire una controparte se si parla di diritti umani? Come è possibile negare l’azione dell’uomo sul pianeta?" le domande poste dai rappresentanti d'istituto, sottolineando altresì come, dal loro punto di vista, pur essendo stati indicati altri relatori interni, l'assemblea alla fine sia stata annullata all'ultimo minuto solo per la presenza dei due "invitati" ritenuti, discutibilmente, "non idonei". Di diverso avviso la preside anche, anche fuori dai cancelli, ha sostenuto come la scelta su chi invitare spetti ai ragazzi. Senza persuaderli però. Con la protesta proseguita nella convinzione che sia stato messo un bavaglio, appigliandosi alla “burocrazia” e quindi alle scadenze non rispettate.
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