Bellano: in tanti in piazza per la preghiera interreligiosa per la pace

Grande partecipazione a Bellano per la preghiera interreligiosa nel Mese della Pace. I fedeli si sono ritrovati in piazza San Giorgio attorno all’albero di Natale, addobbato con le palline con i colori di Egitto, Marocco, Salvador, India, Repubblica Dominicana, Thailandia, Polonia, Ucraina e Italia, accanto all'invocazione scritta nella lingua di ciascun Paese.



"Tutti uniti come i popoli della Terra e di tutte le religioni diverse a collaborare e trasmettere giustizia e rispetto” ha detto don Emilio Sorte, che ha condotto e presentato il momento. “Ciascuno di noi chiede a Dio il dono della pace, impegnandosi ad essere la persona che la costruisce come bisogno di felicità e fratellanza coltivato in famiglia e poi fatto crescere in tutto il mondo”.



Successivamente il parroco ha presentato gli autori di ogni preghiera, che nella propria lingua hanno chiesto la pace come “balsamo per le ferite di coloro che sono stati esiliati dalle loro case e patrie", per citare Somaya e Somia, provenienti dall’Egitto e dal Marocco. "Riversa la tua paura nei cuori dei leader del nostro Paese, della nostra regione e del mondo, affinchè allontanino da guerre e lavorino per costruire la pace e la fratellanza tra i popoli”.



La lettura delle invocazioni era accompagnata dalla deposizione di un cero acceso attorno all’albero per simboleggiare la luce. La preghiera cattolica che ha seguito quella musulmana ha chiesto attraverso la voce di Roxana la condanna delle guerre e l’abbattimento dei violenti, per annunciare la pace ai vicini e ai lontani, e riunire gli uomini di ogni stirpe in un sola famiglia; è giunto poi il momento di quella Sikh, letta da un conduttore italiano vista l’impossibilità di partecipare dell’autore Naresh, che ha chiesto di distruggere le miserie, evitando ogni male e rimanendo sulla retta via: “Continuiamo a distribuire fiori di felicità a tutti”, con la raccomandazione che l’anno appena iniziato “sia simbolo di pace, tranquillità e fratellanza, per tutta l’umanità”.

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Ancora, la preghiera cattolica scritta da Myara e Elisabetta ha chiesto una pace che “superi il semplice possesso delle cose, che anche quando sperimentiamo ingiustizie e difficoltà ci consente di essere fiduciosi in Gesù e di superare ogni nostra paura”. Quella buddhista, letta da un fedele italiano ma scritta da Sao, ha chiesto invece la liberazione per tutti gli esseri sofferenti, sia nel corpo che nello spirito, e che “la gente pensi ad aiutarsi a vicenda”, mentre quella proposta da Jurek ha invocato il “mantello celeste tessuto d’amore" per ricoprire gli uomini di pace e riempire i cuori di tolleranza, fratellanza e quiete.



La settima preghiera è stata quella ortodossa, scritta dall'ucraina Inna, che ha chiesto a Dio di aiutare a “vivere nell’amore per il prossimo, nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno, senza cedere all’impazienza”. Spazio infine a quella cattolica con le parole di Papa Francesco, che tutti hanno recitato insieme: “Signore, Dio di pace, ascolta la nostra supplica! Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite... Ma i nostri sforzi sono stati vani. Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: "mai più la guerra!”. Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre "fratello", e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam!”.



Per rafforzare le intenzioni dei presenti, tra cui gli organizzatori del gruppo caritas di Bellano e l’Amministrazione comunale con il sindaco Antonio Rusconi e alcuni consiglieri, è stata fatta volare, ancorata per non creare danno alle abitazioni circostanti la piazza, una mongolfiera che ha simboleggiato tutte le preghiere, che hanno preso il volo fino a raggiungere il punto più alto del cielo.
M.A.
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