Maggianico: 'Gente di montagna' in mostra al Figini negli scatti d'altri tempi di Giandomenico Spreafico

Inaugurata al circolo Figini di Maggianico la mostra fotografica di Giandomenico Spreafico, prima di una serie dedicata alla montagna e che, sotto il titolo di “Fuori dal tempo”, vedrà prossimamente altre esposizioni.
“Gente di montagna” è il tema della 28 fotografie esposte nella sala del circolo e rappresentano uno “spicchio” dell’attività fotografica di Spreafico, ormai da tempo interrotta ed è, la mostra, un’occasione per recuperare immagini davvero di ormai altri tempi.

Giandomenico Spreafico

Con il presidente del circolo Antonio Pattarini a fare gli onori di casa, è stato Daniele Re dell’associazione Lumis, a spiegare come solitamente Spreafico fotografasse paesaggi e quello esposto sarebbe dunque un aspetto marginale che però «ci offre un ricordo di una montagna che non c’è più», di una montagna vissuta, delle persone che la abitavano: pascoli, animali, i volti degli uomini, i bambini, il lavoro delle donne.
Da parte sua, l’autore ha spiegato come queste foto siano state scattate strada facendo mentre si andava a camminare «perché il mio hobby era l’alta montagna», ma certi scorci e certe situazioni non ce li si poteva lasciare sfuggire.
«E’ un lavoro – ha detto Spreafico – che risale al periodo dal 1970 al 1992, poi non ho più fotografato perché mi ero stancato e la mia attrezzatura l’ho regalata al terzo mondo sperando che potesse servire a qualcuno… Ho sempre lavorato in bianco e nero perché la fotografia è il bianco e nero. E oggi qualcuno vi ci sta tornando anche se è difficile trovare il materiale. Le ho stampate tutte io, a casa mia. E devo essere grato a mia moglie che non mi ha mai detto nulla, mi ha sempre lasciato andare in montagna e poi chiudermi in camera scusa senza rimproverarmi perché magari ci sarebbero stati i bambini da curare. E del resto fotografare allora non era come oggi con i cellulari o le macchine digitali. Allora, il rullino era di 36 foto e costava, bisognava stare attenti…».

All’inaugurazione è intervenuta anche l’assessore comunale alla cultura Simona Piazza che ha parlato della mostra come di «uno spaccato della vita di una volta» di una «peculiarità della nostra cultura che dovrebbe essere importante anche per il mondo politico, il quale dovrebbe guardare a quelle che sono state le nostre identità per programmare meglio il futuro. Oltre che un momento di bellezza, questa mostra è anche un momento di crescita».
La mostra di Spreafico resterà aperta fino al 19 febbraio (da martedì a domenica dalle 8 alle 22, lunedì chiuso; ingresso libero).

Giandomenico Spreafico, Simona Piazza e Antonio Pattarini

Il calendario del ciclo “Fuori dal tempo” vedrà successivamente le mostre di Piero Butera dedicata alle vecchie baite ormai abbandonate della Valvarrone e di Emilio Frisa sul paesaggio dell’alta montagna.
Venerdì 20 gennaio, inoltre, alle 21 si terrà un incontro sul “fascino della fotografia stereoscopica”. Relatori, Luciano Ravasio e Mauro Corneo.
D.C.
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