Lecco: filma un intervento della PL, critica le divise e 'condivide'. A processo per diffamazione
Aveva ripreso dalla finestra di un immobile che si affaccia su via Volta - quella che dal Liceo Grassi scende verso la stazione, più volte, nel recente passato, agli onori della cronaca per episodi di violenza e "degrado" poi arginati con ordinanza ad hoc del sindaco per vientare il bivacco sotto i portici e interdire il passaggio pedonale verso la biblioteca - un intervento degli agenti di polizia locale, nel dicembre 2021, e poi aveva postato il video su alcuni canali Telegram, con tanto di commenti in sottofondo, criticando l'operato delle divise. Per questa sua azione, un lecchese, classe 1981, ora si trova in Tribunale per rispondere del reato previsto dall'articolo 595 comma 3 del codice penale, diffamazione aggravata dall'utilizzo di un mezzo di "pubblicità".
Le parole che avevano accompagnato quel video, infatti, sono state ritenute lesive della reputazione del personale in servizio da parte della comandante del corpo di PL, parte offesa nel procedimento, e del sindaco di Lecco in qualità di legale rappresentante dell'Ente, costituitosi parte civile.
Tra le parti è comunque in corso una trattativa per cercare di addivenire a una soluzione “conciliativa” e per questo il giudice, dottoressa Bianca Maria Bianchi, ha aggiornato la causa al prossimo 21 febbraio. La vicenda - con l'impianto accusatorio chiaramente ancora tutto da dimostrare - potrebbe dunque chiudersi, senza nemmeno venire sviscerata in Aula.
Le parole che avevano accompagnato quel video, infatti, sono state ritenute lesive della reputazione del personale in servizio da parte della comandante del corpo di PL, parte offesa nel procedimento, e del sindaco di Lecco in qualità di legale rappresentante dell'Ente, costituitosi parte civile.
Tra le parti è comunque in corso una trattativa per cercare di addivenire a una soluzione “conciliativa” e per questo il giudice, dottoressa Bianca Maria Bianchi, ha aggiornato la causa al prossimo 21 febbraio. La vicenda - con l'impianto accusatorio chiaramente ancora tutto da dimostrare - potrebbe dunque chiudersi, senza nemmeno venire sviscerata in Aula.
S.V.