Valmadrera festeggia il suo patrono: quest'anno la statua di Sant'Antonio compie 190 anni
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Reduci dai pranzi di Natale e di Capodanno i valmadreresi più legati alla tradizione non mancheranno poi di portare in questi giorni a tavola i ravioli detti “oregiatt”.
Una nota - lasciata dai compianti ricercatori storici Brusadelli e Dell’Oro - ci permette di ricordare che un importante anniversario che cade proprio in occasione di Sant'Antonio 2023: la statua del patrono, conservata presso la parrocchiale, “compie” 190 anni. E' stata scolpita nel marmo di Carrara da Benedetto Cacciatori nel 1833. L'effige è alta metri 2,40: venne trasportata a Valmadrera con un viaggio non facile di un cavallante e dei suoi robusti quadrupedi.
L’autore era nato a Carrara nel 1794, diventando poi un affermato scalpellino presso il Duomo di Milano. Insegnava anche all’Accademia di Brera. Nel capoluogo meneghino Benedetto Cacciatori era arrivato nel 1810, seguendo i fratelli ed il padre, Lodovico, pure sculture, ingaggiato per alcuni incarichi in città. Lavorò con lui alla restaurazione ed alla decorazione dell’arco trionfale del Sempione. E’ deceduto a Carrara il 15 settembre 1871; riposa nel Cimitero Monumentale di Milano in una imponente tomba decorata da una grande scultura bronzea da lui stesso composta e raffigurante la Pietà. Nel suo curriculum artistico sono menzionate “tre opere commisionategli dalla famiglia dell’industriale Pietro Gavazzi e due statue di gusto neoclassico per la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate di Valmadrera”. Una è la statua del Redentore, sul tempietto dell'altare maggiore, l'altra – appunto – quella del patrono che quest'anno, “nato” dalla sua abilità 190 anni fa.
A.B.