Lecco: pestaggi e rapine fuori dall'Orsa, in tre in Aula. Tra le vittime anche un minore

"Mi sono ritrovato fuori dall'auto, a terra, a prendere calci e pugni in faccia". Così una delle vittime ha descritto il violento pestaggio patito nella nottata dell'8 ottobre 2017, con un altro amico, sul piazzale esterno della discoteca Orsa Maggiore. Per quell'episodio quest'oggi si è aperto infatti - al cospetto del collegio giudicante del Tribunale di Lecco - il processo penale intentato nei confronti di tre (presunti) partecipi alla rissa, sfociata poi (anche) in rapina, a seguito della sparizione dei telefoni dei due giovanotti, trovati insanguinati all'arrivo dei carabinieri. Reda El Bouzzaoui, Mohamed Chaid e Hassan Ennachate, difesi rispettivamente dagli avvocati Marcello Perillo, Fabio De Luca e Sonia Bova, hanno optato infatti per non adire a riti alternativi, decisione presa invece - in udienza preliminare, nel settembre 2021 - da Mouad Mayahlane (condannato in abbreviato a un anno e sei mesi, con sentenza ora appellata) nonché da Zakaria El Yaakoubi e Mouad Saghri (ammessi al patteggiamento, un anno e quattro mesi, pena sospesa).

A Mohamed Chaid e Hassan Ennachate viene contestata altresì una seconda rapina, commessa, stando all'impianto accusatorio, alla fine dello stesso mese, nella notte di Halloween, sempre all'Orsa, in danno a un ragazzino minorenne, picchiato e derubato, con la sparizione di una catenina, un anello e un orecchino. Il collegio non ha invece riconosciuto profili di connessione tra i due episodi oggetto di questo fascicolo e quanto accaduto la notte dell'1 febbraio 2018, in piazza Cermenati, dove due gruppi di giovani sono venuti nuovamente violentemente alle mani, con le due (supposte) vittime della rissa dell'8 ottobre passate nella schiera degli indagati (pur poi prosciolti dal giudice in sede di udienza preliminare).

Quest'oggi al cospetto del Tribunale - presidente Bianca Maria Bianchi, a latere Martina Beggio e Gianluca Piantadosi - sono sfilati, citati dal pm Simona Galluzzo, i tre operanti che si sono occupati tanto degli interventi in posto tanto, poi, delle indagini che hanno permesso di identificare i tre imputati per cui si procede, ritratti tra l'altro tutti insieme in uno scatto della fotografa ufficiale del locale, impegnata a "immortalare" la serata. Nell'immagine manca solo - tra gli originali indagati - Zakaria El Yaakoubi, precedentemente buttato fuori dalla discoteca, come lui stesso ha confermato venendo sentito in Aula dopo i carabinieri. Della scazzottata, di fatto, non ricorda nulla. "E' iniziata una rissa" ha semplicemente detto. "Quando mi sono svegliato ero in ospedale".
Più "lucida" una delle vittime, classe 1995, che ha ricordato di aver raggiunto l'auto sul piazzale esterno dell'Orsa per recuperare il telefono, vedendo "esplodere" il finestrino dal suo lato colpito con una sasso prima di essere "tirato giù" e malmenato, senza possibilità di difendersi.
Non emerso fino ad ora - dettaglio che fa la differenza nella contestazione del reato di rissa - chi ha fatto cosa, con l'istruttoria però ancora da concludere.
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