Regionali: il Terzo Polo presenta la sua lista, ammiccando al partito del non voto

“Il primo partito italiano non è Fratelli d’Italia bensì quello degli assenteisti. Noi ci rivolgiamo alle persone che si sono allontanate dalla politica. Non ci vogliamo arrendere all’idea che questo Paese si divida tra chi si allea con i 5stelle e una destra estrema e antisociale. Qui ci sono quattro candidati di valore, tutti del territorio”. Così Antonio Rusconi, coordinatore provinciale di Italia Viva, ha aperto la conferenza stampa di presentazione dei candidati del Terzo Polo al consiglio regionale in vista della tornata elettorale del prossimo 12 – 13 febbraio.

Antonio Rusconi

Di fronte a lui, la sala convegni di Palazzo Falck era quasi piena. Riempita da tutte quelle persone che pochi minuti prima avevano salutato con un applauso entusiasta l’inaugurazione ufficiale della nuova sede del Terzo Polo, in piazza Garibaldi. “Lecco merita di andare al di là delle chiacchiere. Bisogna attuare per davvero il sistema Lecco” ha concluso Rusconi prima di cedere la parola ai quattro candidati.

Lorenzo Riva

Il primo ad intervenire è stato colui che sarà il capolista: Lorenzo Riva, imprenditore ed ex presidente di Confindustria Lecco Sondrio. “Abbiamo bisogno di un centro vero, un centro che ci riporti ad essere protagonisti. Sono convinto che la Lombardia può migliorare, può fare di più su tanti punti” ha esordito l’imprenditore. Lorenzo Riva ha quindi elencato le sue priorità, a partire dall’orientamento post – scolastico dei giovani perché “è inutile mettere in piedi tanti corsi di formazione se non facciamo orientamento”. Poi la sanità, che, secondo Riva, non funziona. “Bisogna incrementare la retribuzione di medici e infermieri e consentire a più giovani di frequentare medicina, ampliando il numero chiuso”.

E ancora, la viabilità, tasto dolente in una serata dove tante delle persone presenti in sala hanno avuto a che fare con un traffico bloccato. “Abbiamo un’infrastruttura da Medioevo. Le nostre imprese hanno bisogno di una viabilità che permetta di muoversi con facilità”. Su questo punto, il candidato del Terzo polo è entrato un po’ più nello specifico. “Il quarto ponte va fatto e basta, senza continui litigi. Sulla Lecco – Bergamo, invece, è inaccettabile che ancora oggi ci voglia un’ora per andare da Lecco a Bergamo, nonostante tutti i soldi che sono stati spesi. Credo poi che la Regione dovrebbe impegnarsi a finanziare un intervento sulla Taceno – Bellano. Una strada realizzata 50 anni fa che potrebbe rappresentare uno svincolo importantissimo per la viabilità della nostra provincia, considerato l’attacco diretto alla ss36”.

Eleonora Lavelli

“Spero di poter appassionare quante più persone possibili alla politica, un modo per servire gli altri e darci da fare per la cosa pubblica. Noi faremo il massimo” ha sottolineato Eleonora Lavelli, avvocato e consigliere comunale ad Imbersago, riassumendo in poche parole l’entusiasmo che pervadeva la sala. Esperta di diritto dell’urbanistica, ha ripreso alcuni dei punti già toccati nell’intervento precedente. “Non possiamo permetterci che problemi di dissesto idrogeologico ostruiscano i collegamenti all’interno di un territorio così bello come il nostro” ha spiegato la candidata. “Troppi giovani vanno all’estero e troppi giovani trovano lavoro in Italia con un salario da miseria. La politica deve ascoltare queste voci”.

Franco Limonta

Il terzo intervento è stato preceduto da una frecciata di Antonio Rusconi: “Limonta, tra le altre cose, è impegnato nel sociale ed è un ministro del culto, quindi rappresenta anche il mondo cattolico. Un mondo che per esempio nel PD continua ad essere emarginato e insignificante, a partire da Virginio Brivio”. Ha quindi preso la parola proprio Franco Limonta, assessore alla cultura e all’ambiente a Galbiate. Tra il pubblico era seduto anche Piergiovanni Montanelli, il suo sindaco, così come quello di Primaluna, Mauro Artusi. “Ritengo che un buon amministratore debba riflettere sulle problematiche fondamentali dell’oggi avendo comunque come caposaldo la cura delle generazioni future” ha sottolineato Limonta. “Una comunità cresce con il contributo di tutti quindi vi chiedo di aiutarci a mettere a frutto l’operosità che contraddistingue il territorio lecchese. Fare le cose bene, e soprattutto fare”.

Daniela Rusconi

Un intervento breve a cui ne è seguito uno ancora più corto, quello di Daniela Rusconi, consigliera comunale di Oggiono, la quale si è limitata a ringraziare tutti coloro che decideranno di sostenerla. Al termine del lungo applauso seguito alle parole della candidata, hanno voluto esprimere a parole il loro supporto al Terzo Polo sia Fermo Stefanoni, noto imprenditore molto attivo anche nel sociale, sia Marco Cariboni, presidente della Canottieri Lecco.

Fermo Stefanoni. Sotto Marco Cariboni

L’ultima parte dell’incontro è stata quindi animata dagli interventi dei referenti degli altri due schieramenti che compongono il Terzo polo nel lecchese, ovvero Azione e Cantiere Lecco. “Il Terzo polo è un progetto che proseguirà nel tempo, sperando che per le europee saremo davvero un partito unico e strutturato. Abbiamo messo insieme una squadra di ottimi candidati” ha sottolineato Giovanni Sabadini, segretario provinciale di Azione.

Beppe Mambretti


Mario Anghileri, Antonio Cesana e Antonio Rusconi

“Le espressioni liberali e popolari non sono sacrificate solo all’interno del PD ma anche nel centrodestra. Pensate che hanno riesumato la lista Noi Moderati perché si sono accorti che in quella coalizione non ci sono più i moderati e i riformisti. Poi certo, c’è un discorso elettorale: qualcuno rischia davvero di non arrivare a quel 40% che gli darebbe il premio di maggioranza” ha sottolineato Beppe Mambretti di Cantiere Lecco.

Sollecitato dalla stampa, ha ripreso la parola di nuovo Antonio Rusconi per la chiusura. “Per una persona come Antonello Formenti le porte sono spalancate. Con Antonello Formenti, così come con Lorenzo Bodega, c’è sempre stato un clima di rispetto reciproco. Noi non chiediamo la carta d’identità ma serietà, passione e competenza. Se Formenti venisse a lavorare con noi sarei contento”.
A.Bes.
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