Lecco: “Alternativi a Fontana e Moratti”. SI e Verdi presentano la lista per le regionali

“Pierfrancesco Majorino non vuole fare meglio. Vuole fare qualcos’altro”. È un Emanuele Manzoni determinato quello che ha aperto la conferenza stampa svoltasi questa mattina al ristorante Barcaiolo di Pescarenico. È stato proprio il segretario provinciale di Sinistra Italiana a dare il via alla presentazione dei candidati dell’alleanza Verdi – SI per il consiglio regionale della Lombardia in vista delle elezioni del prossimo 12 e 13 febbraio.

Emanuele Manzoni

“Porto i saluti dell’onorevole Devis Dori, il quale non può essere presente perché impegnato a Montecitorio. Crediamo che i nostri candidati rappresentino una visione radicalmente alternativa rispetto a Fontana e Moratti. Li ringrazio per la loro disponibilità” ha aggiunto Manzoni. Infine, l’appello: “Invito tutti coloro che intendono sostenere la nostra lista a partecipare alla raccolta firme. Non avendo un gruppo in consiglio regionale, infatti, noi siamo gli unici che dobbiamo raccogliere le firme per poterci presentare alle elezioni”.

Tutti gli interventi successivi hanno cercato di sottolineare quanto la proposta politica di Verdi e SI sia alternativa rispetto a ciò che accade oggi in Lombardia. “Credo fortemente nel binomio giustizia sociale – giustizia ambientale di cui questa alleanza si fa portatrice fin dalle elezioni politiche. Ritengo sia necessaria una visione più ampia sulla sanità e sulle opere pubbliche. Con una riforma della legge regionale che garantisca a tutti la possibilità di usufruire di visite mediche in tempo utile, per esempio, non avremmo bisogno di una banca delle visite” ha evidenziato Paolo Lanfranchi, consigliere provinciale.

Paolo Lanfranchi


Tino Magni

“È inaccettabile che oggi in Italia ci siano venti sistemi sanitari diversi, con enormi disparità tra regioni e all’interno di ognuna di esse. Nella manovra che hanno appena approvato, inoltre, non c’è un euro sul trasporto pubblico e sulla mobilità dolce. Bisogna puntare su quello, non su nuove strade e autostrade” ha aggiunto Tino Magni, senatore eletto alle ultime elezioni politiche proprio nella lista Verdi – SI.

Enrica Bartesaghi

Terminati gli interventi istituzionali, hanno preso la parola i quattro candidati a partire da Enrica Bartesaghi. “La vicenda del G8 di Genova mi ha insegnato che i diritti non sono mai acquisiti per sempre” ha esordito la co – fondatrice ed ex presidentessa del comitato Verità e Giustizia per Genova. Residente a Mandello, la candidata ha poi posto l’attenzione sui diritti delle donne. “Oggi il ruolo dei consultori a sostegno delle donne si è indebolito e la legge 194 non è applicata a causa dell’obiezione di coscienza. L’amministrazione regionale si deve fare carico anche di questi temi. Un’altra Lombardia è possibile” ha spiegato.

Francesco Falsetto

L’attenzione si è quindi spostata su Francesco Falsetto. Originario di Roma, il quarantasettenne, attualmente assessore all’istruzione, sport e tempo libero a Verderio, ha alle spalle nove anni di volontariato in Emergency. Dal suo arrivo in Lombardia nel lontano 2009, inoltre, Falsetto è impegnato come volontario nel soccorso sanitario, cosa che lo ha portato più volte a contatto con l’ospedale Mandic di Merate. “In questi tredici anni ho toccato con mano il progressivo impoverimento della struttura. Cardiologia e pronto soccorso una volta erano un’eccellenza. La gestione aziendale è stata del tutto inadeguata e distante dalle esigenze dei lavoratori. Oggi il pronto soccorso è gestito da medici di cooperative, stra pagati a gettone, che spesso entrano in conflitto con i medici di ruolo” ha spiegato Falsetto. “Il sistema sanitario lombardo è incentrato sugli ospedali. Ospedali con pronto soccorso che, tra l’altro, sono passati da 104 a fine anni 90 ai 40 odierni. Per salvare queste strutture dobbiamo favorire la medicina territoriale. Da due anni lavoro nella centrale operativa di Bergamo e vi posso assicurare che la maggior parte delle situazioni che oggi coinvolgono il pronto soccorso potrebbero essere gestite da un medico a casa”.

Milva Caglio

La terza a prendere la parola è stata Milva Caglio, per trent’anni sindacalista della CISL e in passato membro del comitato dei pendolari. “Oggi Trenord è controllata al 50% dalla regione e al 50% dallo stato. Questa situazione fa si che non si decida mai nulla e ci sia un continuo rimpallo di responsabilità. La regione dovrebbe acquistare le azioni utili ad avere la maggioranza e con essa il potere decisionale” ha sottolineato l’ex pendolare. “Bisognerebbe aumentare le corse sulle tratte più frequentate, anche perché viviamo in una delle regioni più inquinate d’Europa. È venuto il momento di cambiare rotta”.

Luca Volpe

L’ultimo intervento è stato quello del quarto candidato: Luca Volpe, ventiquattrenne che, fino a quando il comune non è stato commissariato, era consigliere di minoranza a Ballabio. “L’esperienza in consiglio comunale mi ha insegnato quanto sia importante il dialogo tra enti locali per il benessere del territorio. Credo che la nostra regione abbia bisogno non di investimenti faraonici ma di interventi che mirino alla tutela ambientale e alla salute dei cittadini. Ricordiamoci che la Lombardia non è solo Milano”.
A.Bes.
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