Baby Touché
A precisa domanda, ha ribadito di non voler sporgere denuncia. Del resto non l'aveva formalizzata nemmeno all'epoca dei fatti, arrivando, la sera stessa del "viaggio" da Milano a Calolzio a negare, all'arrivo dei Carabinieri, di essere stato tradotto dal capoluogo meneghino a quello della Val San Martino contro la sua volontà, sostenendo altresì di non aver subito violenza durante il tragitto, pur ancora sanguinante. E' stato lo stesso Baby Touché (Mohamed Amine Amagour) a far depennare dalla lista dei reati contestati - a seguito di più indagini - al rivale Simba La Rue (Mohamed Lamine Saida) il presunto "sequestro di persona", per quando accorso la sera del 9 giugno 2022 quando, nella ricostruzione degli inquirenti, in via Boifava sarebbe stato accerchiato, malmenato e spinto all'interno di una Mercedes Classe A, venendo trattenuto per oltre due ore per poi essere rilasciato, con il volto tumefatto, in provincia di Lecco, con gli "sbeffeggi" filmati e "mandati in onda" suoi social. Proprio la visione di quelle immagini aveva spinto il fratello del giovane artista magrebino, trapiantato a Padova, ad allertare le forze dell'ordine, riuscite poi a intercettare la vettura e, a ritroso, a individuare i coinvolti. A Simba, ma anche al suo "manager" Chakib Mounir (classe 1998, noto nell'ambiente come "Malippa", domiciliato proprio a Calolzio), a Ndiaga Faye (classe 1997, senegalese di Garlate) e a Pape Ousmane Loup (classe 1998, senegale di Lecco), il PM Francesca Crupi aveva contestato, oltre alle lesioni personali aggravate dalla presenza di più persone, una fattispecie... ora procedibile solo a querela di parte. Effetto della legge Cartabia che, per alleggerire la pressione sui Tribunali, spingendo su condotte riparatorie da mettere in atto prima di arrivare a processo, ha reso non più perseguibili d'ufficio alcuni reati, incluso appunto il sequestro di persona (semplice). Alla Procura, in ottemperanza alle nuove disposizioni di legge, non è rimasto altro che convocare Baby e chiedergli se volesse sporgere querela. Accompagnato dall'avvocato, Mohamed Amine Amagour ha ribadito il suo "no", facendo decadere anche la misura cautelare ancora in essere. Restano contestate, ai quattro, per l'episodio del 9 giugno, le lesioni. Simba, poi, con altri, nell'ambito dello stesso fascicolo è accusato anche del pestaggio con rapina subito da due "rivali" il 1° marzo a Milano. Il suo nome, infine, compare nel fascicolo aperto a seguito della "sparatoria" avvenuta nella notte tra il 3 e il 4 luglio in Corso Como, sempre all'ombra della Madonnina. Nei guai con lui, l'amico Baby Gang - alias Zaccaria Mouhib, nato a Lecco nel giugno 2021 e già più volte protagonista della cronaca locale (e non solo), Eliado Tuci (albanese, classe 1990, di Vignate), Marilson Paulo Da Silva (nato in Guinea Bisseau, classe 1995, di Sirone), Andrea Rusta (albanese, 22 anni, di Lecco), Alassane Faye (senegalese, classe 1996, di Garlate) e, di nuovo, suo fratello Ndiaga Faye, Pape Ousmane Loum e Chakib Mounir.