Provincia: 9mila € al "D" Carlo Piazza con gratitudine e affetto dalla tua Alessandra

Matteo Salvini, Carlo Piazza e Alessandra Hofmann (foto da FB)
Quello che Alessandra Hofmann ha decretato con l'atto 162 del 23 dicembre 2022 ha tutta l’aria di essere un regalo natalizio “ad personam”. Diciamo ha tutta l’aria perché nel sito della Provincia di Lecco è impossibile risalire al personale nominativo che compone lo staff della presidente. A domanda, la responsabile del personale Giuseppina Garavaglia, pur rimandando al capo della comunicazione Samuele Biffi – assente fino al 2 gennaio – la responsabilità della risposta nonché della tenuta del sito dell’Ente, precisa che l’unico membro dello staff della Presidente è Carlo Piazza.

Se così fosse sarebbe davvero un regalo ad personam. Vediamo di capire meglio. Nel 2009 per il personale dell’ufficio di staff il trattamento economico accessorio era quantificato in 3.000 euro annue lorde per la categoria C, 6.000 euro annue lorde per la categoria D1 e 9.000 euro annue lorde per la categoria D3.

Siccome il contratto nazionale collettivo del comparto funzione pubblica ha previsto un solo accesso alla categoria D, anche il Carlo Piazza, assunto con il livello D1 con decreto nr. 3 del 2 marzo scorso direttamente dalla signora Hofmann come proprio consigliere politico, accede ai benefici della categoria D.

In sede di adeguamento dell’importo corrispondente all’unico emolumento sostitutivo del trattamento economico accessorio la Presidente ha ritenuto di concedere alla categoria C 7.000 euro e alla categoria D 9.000 euro.

Ciò in funzione – scrive la Hofmann – del lavoro straordinario, della produttività e della qualità della prestazione individuale.

In attesa di conoscere esattamente la composizione di questo “staff della Presidente” possiamo dire che al Carletto Piazza, uomo di assoluta fiducia di Mauro Piazza e già suo portaborse in Regione – andranno 9.000 euro come premio di produzione e si presume, anche per i buoni consigli che dispensa alla affannata Presidente.

Come si diceva nell’incipit di questo articolo, nella prima Repubblica si era perso il senso etico ma almeno sopravviveva quello estetico. Ora anche il senso estetico è andato a puttane e la politica resta la strada migliore per evitare la fabbrica e ottenere un lavoro sicuro e ben remunerato.

P.S. Ovviamente è tutto regolare, legittimo, inappuntabile.
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