Casargo: Vigilia di Natale nel segno della tradizione, incendiato il grande falò

Gran movimento alla Vigilia di Natale a Casargo, con gli apecar impegnati a fare la spola tra la zona antistante il Municipio e i luoghi dove erano state depositate le ramaglie. Il 24 dicembre, infatti, è storicamente il giorno del falò, l’enorme pira con la legna da incendiare come da tradizione dopo la mezzanotte. Molti i passanti che, incuriositi, si sono fermati a osservare i giovani al lavoro per sistemare i rami all’interno e all’esterno della struttura, a formare un "cono" perfetto.

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Ben 35 quest’anno i volontari in campo per la realizzazione dell’evento. All’ora di pranzo, poi, si sono tutti spostati a mangiare all’albergo Alpino, un'altra tradizione per il sodalizio. Ad attenderli la signora Livia, che oltre ad essere nonna di uno dei ragazzi del falò può essere definita la “madrina” del gruppo: allegra e gioiosa, si è intrattenuta in battute divertenti come una trentenne, perché all’interno della "squadra" non esiste distinzione di età, si è tutti amici.


La signora Livia con il nipote Cristian



E se la signora Livia è la maggiore per età, il più piccolo è sicuramente Andrea, 9 anni, parte attiva nei lavori di “montaggio” della pira: accanto al papà Riccardo, ha aiutato fin dalle 7.30 del mattino. Subito dopo il pranzo le attività sono riprese: la catasta risultava completamente rivestita con i rami delle conifere, la cui fragranza dalle note intense trasportava i presenti direttamente nell’armonia natalizia, quasi a trasformare i volontari in aiutanti di Babbo Natale.


Il grande momento è poi arrivato al termine della Messa di Natale: numerosi i partecipanti che si sono riversati sul piazzale, raggiungendo molti altri già lì radunati. Era tutto pronto, dunque, per accendere le torce: attimi frenetici, questi, dove l'emozione dei ragazzi era tangibile, così come quella del pubblico. Ad intrattenere i presenti anche due zampognari, che hanno suonato una piva natalizia per rendere ancor più suggestivo il momento.



Ed ecco che, uno alla volta, gli incaricati muniti di torcia si sono avvicinati alla pira, girandole intorno a formare un cerchio, per poi, al grido di “foga”, incendiare la pira: il falò ormai era acceso, con lo sfarfallio delle fiamme e il crepitio degli aghi di pino a illuminare i volti e scaldare il pubblico affacciato ad ammirare uno spettacolo tramandato da tempi remoti.




I volontari della Pro Loco

Ad accompagnare il tutto anche i fuochi d’artificio, che hanno creato ulteriore magia e arricchito di altri colori la notte. La Pro Loco di Casargo, con i suoi volontari, ha infine offerto panettone e pandoro, accompagnato da vin brulè e tè caldo, con un bicchiere di spunta per brindare al Natale e fare gli auguri a tutti.
M.A.
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