Lecco perduta/354: la ciambella Forestan ai Piani Resinelli

La colossale ciambella Forestan è entrata quasi nella leggenda degli anni d’oro dei Piani Resinelli, quelli intorno al 1960 quando la località sembrava destinata a un avvenire turistico di grande rilievo con la progettata, ma poi mai realizzata, funivia che dal Brick, sul lungolago lecchese delle Caviate, alla periferia settentrionale della città, avrebbe raggiunto il Forcellino.


Giacomo Agostini (con la ciambella) e Giulio Forestan

Un lettore di questa rubrica già tempo fa aveva sollevato la domanda intorno alla ciambella Forestan: venne preparata per la tappa del 1962 del Giro d’Italia con arrivo ai Piani Resinelli o per le prime edizioni della corsa motociclistica in salita da Ballabio organizzata dal Moto Velo Club Lecco, a partire dal 1961?


 La tabella della Piani Resinelli 1963

La ciambella del popolare panettiere Giulio Forestan è ricordata come quella della Ballabio-Piani Resinelli, messa al collo del vincitore durante la cerimonia di premiazione. Ma la verità storica è questa, che risulta da un settimanale locale di lunedì 17 giugno 1963, dove si può leggere: “Giulio Forestan ha annunciato che metterà in palio per il primo classificato della Ballabio-Piani Resinelli di motociclismo una colossale ciambella, come quella con la quale ha premiato lo spagnolo Angelo Soler, solitario vincitore della frazione del Giro d’Italia che si è concluso proprio ai Resinelli”. Le affermazioni riportate indicano chiaramente che la prima ciambella di eccezionale misura è stata preparata per il Giro d’Italia e divenne poi tradizionale riconoscimento per il campione della Ballabio-Piani Resinelli. Tra i primi, se non il primo, è stato sicuramente, come confermato da documentazione fotografica, il grande Giacomo Agostini, che si impose nell'edizione del 1963.


 Angelo Tenconi con la ciambella dopo la sua quarta vittoria nel 1967

La ciambella Forestan è andata anche al collo di Angelo Tenconi, ben quattro volte vincitore della Ballabio-Piani Resinelli, già classificato al primo posto nel 1961. Il presidente del Moto Velo Club Lecco Giorgio Zoboli, nel presentare l’edizione del 1963 (vinta da Agostini), sottolineò l’importanza che nel giro di soli due anni aveva assunto la Ballabio-Piani Resinelli, valida come prova del campionato italiano della montagna. Dai 12 concorrenti della "prima volta" si era saliti ai 44 del 1962, e la terza edizione, era ormai sicuro, avrebbe superato anche tale numero.


Titolo di un articolo sulla ciambella

C’era fibrillazione per la Ballabio-Piani Resinelli, come era stata quella della primavera 1962 per l’arrivo di una tappa del Giro d’Italia, promossa dall’ELMA del presidente Renato Corbetta. La stampa locale sottolineava: “Una grande attesa regna ai Resinelli per l’arrivo del Giro d’Italia, come del resto è presente in tutti gli sportivi della zona, che già pregustano di assistere a una memorabile, titanica lotta tra i grandi del pedale sugli aspri tornanti che portano da Ballabio ai Piani Resinelli. Il Giro vi farà tappa dopo aver percorso i 125 chilometri della frazione Aprica-Piani Resinelli, la 16^. I concorrenti affronteranno da Bellano il Col del Portone, asfaltato solo nel primo tratto che porterà la carovana sulle strade della Valsassina. Il breve ma severo strappo di Colle Balisio farà ulteriore selezione, poi vi saranno i sette e più chilometri di salita da Ballabio ai Piani Resinelli. Le previsioni erano “che quel giorno, sulla strada alla volta del piccolo centro alpino all’ombra delle Grigne, si riverserà una folla di sportivi e di tifosi mai visti in passato”.


Il piazzale dei Piani all'arrivo del Giro d'Italia 1962, dove avvenne l'esordio della ciambella

Ciò effettivamente avvenne, e in questa cornice vi fu il debutto della storica ciambella di Giulio Forestan che alcuni chiedevano in anni successivi di poter acquistare anche per il pranzo di Natale, ma rimasta nella storia come "alloro" della motociclistica Ballabio-Piani Resinelli.
A.B.
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