Lecco, il 'regalo di Natale' del 1962: il Teatro della Società ceduto al Comune

I lecchesi più anziani avranno modo di ricordare i giorni precedenti il Natale 1962, quando un settimanale locale uscì con il titolo che occupava tutta la prima pagina “Il Teatro Sociale ceduto al Comune”. Si aggiungeva poi: “Così hanno deciso, durante l’assemblea di giovedì, i palchettisti”. Era un vero grande regalo di Natale per tutta la città.
Nella cronaca della riunione si poteva leggere: “Una lunga assemblea ha segnato una decisa svolta nella situazione del Teatro Sociale. I presenti, a grande maggioranza (16 contro 3), hanno deliberato di confermare in carica il presidente Guido Bertarelli e di dargli preciso mandato su quello che sarà il futuro del teatro. Il glorioso edificio progettato dal Bovara diverrà proprietà del Comune”.


Titolo a tutta pagina del settimanale locale che annunciava la grande novità

Nei commenti del settimanale locale, poi, si spiegava: “In favore di questa soluzione si è sempre pronunciato il dottor Costantino Fiocchi, che ha presieduto la riunione, presente il sindaco di Lecco Alessandro Rusconi”. Sempre l’ampia cronaca della riunione ricordava che il sindaco Rusconi in un “documentatissimo intervento ha rifatto la storia di tutta la vicenda, dai primi servizi pubblicati sul Giornale di Lecco ai dibattiti patrocinati dal Centro di Cultura e dal Comitato per il Teatro che era stato costituito nell’autunno 1960 su idea lanciata dal maestro Alfredo Mandelli di Milano, noto critico musicale, e subito sostenuta da Giacomo De Santis”.


L'esterno del teatro nel 1962

Nel corso dell’assemblea il dottor Ulisse Guzzi esprimeva il proprio più vivo plauso all’operato del dottor Costantino Fiocchi. Uguali sentimenti erano manifestati dal dottor Rusconi e dall’avvocato Discacciati. In chiusura, su richiesta del dottor Guzzi e del rag. Bosotti, il sindaco riaffermava l’impegno, per quanto gli competeva, di accelerare al massimo i tempi di riapertura del Teatro Sociale.
Sempre nella cronaca della serata si può leggere: “Pensiamo che sia da sottolineare e da sottoporre al plauso della cittadinanza il gesto di civismo compiuto dalla Società del Teatro. Sin da ora possiamo essere certi che la proprietà della maggior parte dei palchi sarà ceduta gratuitamente al Comune; è bene ricordare come la società, oltre ad aver fatto nascere il teatro, lo ha condotto per oltre un secolo con spettacoli spesso ad altissimo livello, grazie a dotazioni non trascurabili”.


L'interno del teatro

Al presidente Guido Bertarelli (noto esponente della storica cereria di metà Ottocento, che aveva illuminato con le candele il teatro prima della luce elettrica), i palchettisti davano mandato perché avviasse le necessarie pratiche per la cessione dell'edificio al Comune. Il Teatro della Società è stato riaperto la sera del 3 novembre 1969, restaurato e rinnovato, con la rappresentazione della commedia “Una delle ultime sera di carnevale” di Carlo Goldoni, messa in scena dalla Compagnia del Teatro Stabile di Genova, con la regia di Luigi Squarzina. Era sindaco di Lecco Alessandro Rusconi, e presidente della Commissione amministratrice del Teatro Gianni Discacciati. Nel pomeriggio antecedente la prima, il prof. Emo Marconi tenne una relazione sul mondo goldoniano. Erano presenti il regista Squarzina, alcuni interpreti della commedia e il presidente della commissione Gianni Discacciati, nonché l’autore e regista lecchese Carlo Maria Pensa.
A.B.
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