Lecco-Ballabio: visita sul cantiere del ministro Matteo Salvini. Illustrato il cronoprogramma dei lavori

In anticipo sull'orario di arrivo inizialmente fissato, Matteo Salvini nel pomeriggio odierno si è portato sulla Lecco-Ballabio, arrivando sull'uscio della Galleria Giulia, con l'imbocco del tunnel già ripulito dai mastodontici massi caduti dal fronte roccioso che sovrasta l'infrastruttura il 9 dicembre scorso.

Il ministro con i sindaci e i rappresentati del territorio presenti


Accompagnato dai sindaci del territorio e dai rappresentanti istituzionali a cominciare dal Prefetto Sergio Pomponio, il ministro ha potuto osservare da vicino le condizioni dell'area "di cantiere". Pesantissimi i disagi viabilistici che il lecchese ha conosciuto in questi primi giorni e i tempi per il ripristino delle condizioni ordinarie non si preannunciano per nulla brevi. L'ingegner Nicola Prisco, responsabile struttura territoriale Lombardia per conto di Anas, ha illustrato Salvini (che per l'occasione ha indossato il giaccone giallo della società) e ai presenti il cronoprogramma dei lavori il cui valore ammonta a 3 milioni di euro.

La prima fase è mirata ad aprire la Lecco-Ballabio al traffico, la seconda alla sistemazione definitiva; completate le opere di disgaggio saranno "puliti" i massi e realizzata una barriera paramassi e un muro provvisorio con dei blocchi. ''Terminato questo primo step sarà riaperta la circolazione entro il 10 gennaio in modalità di cantiere con doppio senso di circolazione e corsie di marcia in salita e discesa un po' più strette rispetto al normale'' ha detto il referente di Anas. ''I lavori dureranno poi altri quattro mesi circa. Successivamente sarà realizzata un'altra barriera paramassi più a monte e un vallo con un argine con terre armate sopra quel muro già realizzato e un vallo più sotto che potrà fungere da barriera di contenimento. Vi sarà un sistema di monitoraggio radar per la sicurezza degli utenti e degli operai''.

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Prisco ha precisato come non vi fosse mai stato alcun segno premonitore rispetto a quello che si è verificato. ''Durante la vita delle montagne ci sono dei crolli dovuti ai fenomeni di gelo e disgelo, aumento e diminuzione dei volumi: quello che è accaduto ha interessato un volume di duemila metri cubi. Il masso più grande che tutti abbiamo visto sulla sede stradale era di circa cento metri cubi. E' stato demolito tramite martellone. La galleria non ha subito nessun danno'' ha concluso. Difficile che si possano anticipare i tempi rispetto al 10 gennaio: tutto dipenderà dalle condizioni meteo. 

La presidente della Provincia Alessandra Hofmann, il ministro Matteo Salvini e l'assessore regionale Pietro Foroni

Il ministro Salvini si è invece concesso alla stampa per qualche minuto, affiancato dalla presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e da altri esponenti della Lega fra i quali il consigliere regionale Mauro Piazza e l'assessore lombardo Pietro Foroni. ''Come promesso sono venuto soprattutto a ringraziare Anas per il lavoro che sta facendo e i sindaci per la pazienza: è stato un disastro, ora ci sono 3milioni di euro di opere pubbliche per la messa in sicurezza della strada da realizzare. L'importante è che al rientro di riapra a doppio senso la viabilità'' ha detto il leader della Lega, sulla Lecco-Ballabio nella veste chiaramente di ministro per le infrastrutture, evidenziando come l'incidente non abbia per fortuna avuto conseguenze nefaste per la pubblica incolumità. ''Stiamo cercando di sbloccare tante opere, bisogna correre sulla Pedemontana, sui ponti sul Po', sulla Vigevano-Malpensa, abbiamo finanziato alcuni tratti di metropolitana milanese...insomma, sono stati due mesi vissuti al massimo''.

L'obiettivo - ha ribadito Salvini - è quello di lavorare sul rafforzamento delle infrastrutture: vanno sbloccate altre ventiquattro grandi opere Anas. ''Sulla Lecco-Bergamo invece - ha aggiunto Salvini rispondendo ad una precisa domanda postagli - stiamo reperendo i fondi necessari per andare avanti ed è grazie ad un emendamento di una senatrice della Lega di Lecco l'anno scorso sono arrivati altri fondi'' ha poi concluso facendo riferimento a Antonella Faggi. Quale chiosa il ministro ha ribadito come gli obiettivi siano ''correre, cantierare e appaltare prima possibile''.
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