PAROLE CHE PARLANO/104
Pecore e pastori
Ormai prossimi al 25 dicembre, non potevo non presentare parole che fossero riferite al Natale. Chiunque abbia realizzato un presepio avrà sicuramente inserito, tra le altre, le statuine di qualche pastore e delle sue pecore, segno di umiltà, di mansuetudine e di cura; i primi personaggi, tra l'altro, a essere avvertiti da un angelo dell'arrivo del Salvatore. Lo stesso Gesù ha voluto nascere in una mangiatoia e si è attribuito il ruolo di buon pastore.
Il latino ci suggerisce che il termine pastore (pastor) deriva dal verbo pascĕre col significato di pascolare, quindi di condurre il gregge al pascolo. Un pastore, proprietario o meno, doveva, e deve, avere grande cura delle sue pecore (dal lat. pecŏra, neutro plurale di pecus pecŏris, cioè genericamente bestiame o gregge): esse rappresentavano la sua prosperità e la sua sopravvivenza. La parola pecunia, col significato di denaro, deriva proprio da pecus, la ricchezza dei pastori. Incredibilmente, ma non troppo, anche il termine peculiare (che per noi significa tipico, caratteristico, specifico di qualcuno) deriva da pecora. In realtà, al tempo di Roma antica, il peculiaris (relativo al peculio e quindi al bestiame posseduto) era il denaro che il pater familias affidava personalmente ai figli.
I furti, allora come oggi, erano all'ordine del giorno e infatti è stato coniato il termine peculato per i ladri di bestiame. La Lex Iulia, promulgata da Giulio Cesare, ha trasformato questo reato nell'appropriazione illecita di denaro pubblico, e ancora oggi "peculato" ha lo stesso significato nel diritto italiano, quando viene commesso da funzionari pubblici.
Un sorriso finale. La credenza popolare che contare le pecore aiuti ad addormentarsi più rapidamente nasce probabilmente da un racconto presente nel Novellino (raccolta di novelle toscane della fine del Duecento); tuttavia, secondo una recente statistica e una ricerca inglese, il metodo della conta delle pecore sarebbe non solo inefficace, ma addirittura controproducente. È stato infatti verificato che chi conta le pecore, legate a una cultura contadina che ormai non ci appartiene più, si addormenta anche venti minuti dopo rispetto agli altri! Meglio non fidarsi troppo delle pecore...
Rubrica a cura di Dino Ticli