Lecco: 'Mi metto in proprio', un corso rivolto ai giovani per imparare a... fare impresa

Un supporto ai giovani per aprire un’impresa. Perché fino a oggi i percorsi di qualificazione professionale sono stati rivolti soprattutto al lavoro subordinato. Eppure ci sono molte potenzialità anche tra i giovanissimi, anche tra i ragazzi che ancora stanno studiando per il diploma. L’avvio di quelle che oggi si chiamano start-up e cioè imprese innovative comporta grandi rischi e magari si traduce anche in grandi fallimenti solo perché spesso i giovani si trovano da soli. L’assessore comunale ai giovani Alessandra Durante sintetizza in questo modo la filosofia sottesa al progetto “Mi metto in proprio” avviato su iniziativa di Comune e Informagiovani in collaborazione con la Camera di commercio Lecco-Como e presentata nella sala consiliare del palazzo municipale dalla stessa Durante e dal vicepresidente camerale Lorenzo Riva.

Alessandra Durante

A partire dal prossimo mese di febbraio e fino a maggio sono previsti cinque incontri rivolti appunto a giovani tra i 18 e i 35 anni residenti nel territorio provinciale proprio per spiegare come avviare un’impresa. Si parlerà di come costituire una società, di come reperire i finanziamenti, di valorizzazione della proprietà intellettuale, di redazione di un “business-plan”, di sviluppo dei processi di innovazione. Il ciclo si concluderà con una visita aun parco scientifico-tecnologico e a un incubatore d’impresa tra quelli operativi in Lombardia, ma vi saranno anche confronti con altri giovani che già hanno avviato una propria impresa oltre a colloqui individuali.
Il corso è aperto a un numero limitato di 15 partecipanti e l’accoglimento delle richieste seguirà l’ordine cronologico di iscrizione  (informazioni presso lo stesso servizio “Informagiovani” comunale: numero telefonico, 0341.493.790; e-mail, informagiovani@comune.lecco.it).
L’obiettivo è appunto quello di  fornire ai giovani gli strumenti per poter promuovere una nuova iniziative imprenditoriale: «Ci sono ragazzi – sono le parole di Durante – che hanno una vaga idea su ciò che vogliono fare, ma non si sentono attrezzati, non i sentono all’altezza di bussare a realtà che ritengono troppo superiori o lontane, come appunto la Camera di commercio. In questo modo vogliamo creare un ponte, un anello di congiunzione. Un presidio per le start-up esiste già, ma vogliamo puntare l’attenzion4 sul mondo giovanile perché ha esigenze diverse. Molti, per esempio, sono ragazzi di 17, di 18 anni che vanno ancora a scuola ma che già elaborano progetti e idee».

Lorenzo Riva

Da parte sua, Riva ha sottolineato come l’imprenditore, rispetto a un dipendente pur con mansonio elevate come quelle di un manager, rischia in proprio e del proprio e pertanto «bisogna dare coraggio ai giovani». Perché «lo sviluppo di un territorio è strettamente connesso alla capacità di individuare nuovi ambiti e nuove opportunità che possano essere terreno fertile per i futuri imprenditori. E i giovani sono il motore di questo sviluppo. Auspichiamo che questa iniziativa pilota possa diventare un modello replicabile su tutto il territorio lariano».
«Come amministrazione – la conclusione di Durante – vogliamo crederci collaborando con la Camera di commercio e aprendo alla collaborazione futura anche con le associazioni del territorio, il mondo universitario e imprenditoriale e sfruttando la vicinanza con Milano e il mondo dei “business angel”, dei “venture capital” e degli acceleratori» avviando «un servizio concreto, innovativo e che sappia vedere Lecco come un prezioso incubatore di idee e progetti da realizzare».
D.C.
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